Rc Auto, per la Lega prima vengono le lobby. Ruocco (M5S) denuncia l’ostruzionismo del Carroccio al taglio delle polizze. E il Governo pone la fiducia

Corsa contro il tempo per gli ultimi ritocchi. Poi, in serata, il Governo pone la fiducia sul decreto Fiscale. Ma non prima che la commissione Finanze della Camera abbia apportato modifiche significative al testo. Un tagliando reso necessario dal blitz, domenica scorsa proprio in commissione, dove un emendamento del Pd approvato nottetempo posticipava di un anno l’estensione alle fondazioni degli stessi obblighi di trasparenza dei partiti. Una grana che ha costretto la maggioranza a rispedire il testo in commissione. Dove ieri la norma è stata stralciata dal decreto per essere ridiscussa in Manovra.

Esce dal decreto Fiscale anche l’ampliamento della platea del 730 e il differimento al 30 settembre della presentazione della dichiarazione per superare le “criticità” nel monitoraggio delle entrate che la misura avrebbe comportato. Salta anche il bonus airbag per le moto privo di coperture. Resta, ma cambia, la nuova Rc auto familiare, che attribuisce la classe di merito più favorevole a tutti i membri del nucleo per automobili e moto. Con l’aggiunta, però di una condizione aggiuntiva: che non ci siano stati sinistri negli ultimi cinque anni.

Norma, ques’ultima, al centro di un duro attacco della presidente della commissione Finanze, Carla Ruocco (nella foto), al Carroccio: “Ci risiamo! La Lega fa ostruzionismo tentando di sabotare il nostro provvedimento sulle RcAuto più eque. Salvini e i suoi ancora una volta si fingono dalla parte dei cittadini, per poi schierarsi dalla parte delle lobby. Noi andiamo avanti e riduciamo i premi assicurativi. Punto”.