Referendum, affluenza super: grande differenza di partecipazione tra nord a Sud. La giornata animata dal caso delle matite cancellabili

Alle 19 ha votato per il referendum oltre il 57% degli aventi diritto. Da Ostia a Isernia segnalazioni e denunce di brogli. Scoppia il caso matite cancellabili

Alle 19 di oggi si è recato alle urne per il referendum costituzionale oltre il 57% degli aventi diritto. Il dato è definitivo. Lo si legge sul sito del ministero dell’Interno. Alle 12 il dato era sopra il 20%. Trattandosi di una consultazione costituzionale non è necessario il quorum di affluenza minima previsto invece per i referendum abrogativi. Si può votare fino alle ore 23. Ma ci sono grandi differenza tra la partecipazione al nord e quella al sud: in Veneto e in Emilia-Romagna si sfiora il 66% contro il 44,2% della Calabria.

Nelle grandi città una buona affluenza per il referendum è stata registrata a Milano: alle 19 ha votato il 60,9% degli aventi diritto. A Torino il dato si è attestato al 57,3%, leggermente superiore rispetto a RomaA Roma dove la percentuale dei votanti è del 55,9%. Minore l’affluenza nelle grandi città del sud: a Napoli ha votato il 42,9, un po’ meglio va a Palermo, visto che alle urne è andato il 47%. Tra le altre grandi città vola l’affluenza a Firenze: ha votato il 67.3% a Bologna ala partecipazione raggiunge 65.3%.

Ma non sono mancate le polemiche su possibili brogli, specie legati all’utilizzo delle matite. La matita usata per votare era cancellabile“. Da nord a sud arrivano denunce di presunte irregolarità ai seggi. Il primo a sollevare il caso è stato Piero Pelù, che dopo aver votato a Firenze ha scritto un post sulla sua pagina Facebook: “La matita che ho usato per votare era cancellabile. Dopo aver provato su un foglio e averlo constatato ho denunciato la cosa al presidente del mio seggio”. Il cantante dei Litfiba ha anche postato la foto della sua denuncia e quella delle matite usate nel seggio. Proprio su Facebook comincia a circolare sempre più insistentemente l’allarme sulle presunte matite non indelebili.

Ma in molti sostengono che è normale che il tratto si cancelli sulla carta comune, mentre sulla scheda resta comunque evidente l’intenzione di voto. A dirlo è stato direttamente il Viminale. Proprio perché di fatto è possibile cancellare una matita indelebile con una semplice gomma, anche le schede elettorali sono stampate con un inchiostro cancellabile solo per abrasione. Per questo, il tentativo di cancellare il tratto danneggerebbe la scheda che così verrebbe annullata.

Ma intanto denunce ed esposti già si moltiplicano. A Roma, l’attore Giorgio Gobbi sostiene di essere riuscito a cancellare il segno della matita proprio dalla scheda referendaria e per questo ha presentato una denuncia ai carabinieri. Questa mattina, infatti, l’attore si è presentato al suo seggio di Roma e dopo aver consegnato il documento di identità e i cellulari ha ritirato la scheda elettorale e la matita, ed è entrato in cabina con una gomma. Ha tracciato un piccolo segno sulla scheda e – secondo quanto messo a verbale – è riuscito a cancellarlo, come racconta Il Fatto Quotidiano.

A Ostia, invece, si è arrivata addirittura a un esposto. “Questa mattina sono andato a votare nel seggio n. 1831 della scuola Garrone di Ostia. Ci hanno dato una matita non copiativa, che si poteva cancellare con una classica gomma“, ha dichiarato all’Adnkronos Francesco Paola, un elettore che questa mattina si è recato al seggio a votare. “Siccome ci erano arrivati messaggi su whatsapp che mettevano in guardia dal pericolo di matite cancellabili, ho portato con me un pezzetto di carta per fare una prova: ho utilizzato la matita che mi è stata consegnata al seggio e ho verificato che effettivamente si poteva cancellare con la gomma – ha aggiunto Paola – Ho segnalato il fatto al presidente del seggio, mi è stato risposto che le matite sono quelle consegnate dal Viminale e anche se sono cancellabili la carta della scheda elettorale è indelebile. Ho quindi fatto la stessa prova sulla scheda ma anche in quel caso si poteva cancellare”. “Ora ci troviamo con le rappresentanti del sindaco, che stanno chiamando l’ufficio centrale elettorale”, ha aggiunto l’elettore. “Io sono un insegnate e fino a ieri ho spiegato la Costituzione ai ragazzi, questa cosa non va bene. So che problemi simili si sono verificati anche in altri seggi. Abbiamo già fatto mettere tutto a verbale, faremo anche un esposto“.

Liti e interventi della Digos si sono verificati anche a Salerno, dove una sessantenne è entrata nella cabina elettorale con una gomma per accertarsi se il voto sulla scheda potesse essere eliminato e dopo aver espresso il voto, si è rivolta al presidente del seggio sostenendo che il tratto lasciato dalla matita poteva essere cancellato. Interventi della Digos pure a Isernia, dove un’insegnate è riuscita a cancellare il segno apposto sulla scheda referendaria. Dopo la segnalazione i poliziotti hanno sequestrato le matite sostituendole con matite copiative.