Referendum, le opposizioni scendono in piazza. Pd, M5s e Avs uniti: “L’invito all’astensione mina la democrazia”

Pd, M5s e Avs si uniscono in un appello al voto per i referendum di giugno e attaccano: "L'invito all'astensione è un atto di sabotaggio".

Referendum, le opposizioni scendono in piazza. Pd, M5s e Avs uniti: “L’invito all’astensione mina la democrazia”

L’opposizione prova a dare una scossa sui referendum dell’8 e 9 giugno su lavoro e cittadinanza. E lo fa con un appello al voto che unitario da parte di Pd, M5s e Avs, che va di pari passo con una dura critica alla maggioranza di governo che invita gli elettori ad astenersi e di fatto a boicottare il voto.

“La maggioranza di governo ha aperto una campagna che intossica il dibattito pubblico sui referendum dell’8 e 9 giugno. L’invito ad astenersi e rimanere a casa mina la salute della nostra democrazia, già pesantemente provata da politiche liberticide e repressive promosse dal governo Meloni”, scrivono in una nota congiunta Angelo Bonelli, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni ed Elly Schlein.

L’appello di Pd, M5s e Avs sui referendum

I leader delle opposizioni criticano la “sprezzante esortazione al disinteresse per le questioni pubbliche che incidono sulla vita quotidiana di tutti i cittadini”. Nella nota poi proseguono: “Il referendum è uno strumento civico che offre a tutti gli aventi diritto al voto la possibilità di decidere e cambiare. Aver scelto di lavorare affinché i cittadini rinuncino a questa opportunità è pericoloso e irresponsabile, un atto di sabotaggio antidemocratico”.

Anche per queste ragioni, annunciano, i quattro leader saranno “presenti in piazza a Roma il 19 maggio all’iniziativa promossa dalla Cgil “Il voto è libertà””. Anche perché, si legge ancora nella nota, “quello dell’astensione oggi è già il fronte che riscuote più successo in ogni tornata elettorale e contrastare questa deriva, coinvolgendo i cittadini e spronandone attivismo e partecipazione, è l’imperativo morale a cui la politica non può e non deve sottrarsi”.

Sul voto di giugno interviene anche l’Agcom

Di fronte al silenzio mediatico sui referendum di giugno è arrivato ora anche l’intervento dell’Agcom. Il Consiglio dell’Autorità ha infatti adottato un provvedimento di richiamo alla Rai e a tutti i fornitori di servizi di media audiovisivi e radiofonici operanti in ambito nazionale, affinché garantiscano un’adeguata copertura informativa sui cinque temi oggetto dei referendum di giugno. Nel richiamo si sottolinea la necessità di offrire ai cittadini un’informazione corretta, imparziale e completa sui quesiti e sulle ragioni a sostegno delle opzioni di voto.

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