Regalo di Stato alla lobby dei taxi, lunedì il decreto del governo

Secondo il ministro Urso l'Italia ha bisogno di più mezzi. E la soluzione sarebbe premiare la lobby dei taxi.

Regalo di Stato alla lobby dei taxi, lunedì il decreto del governo

Dopo le proteste dei cittadini e dopo che le sterminate code di turisti in attesa dell’agognata auto bianca davanti alla stazione Termini hanno fatto il giro del mondo, il governo Meloni corre ai ripari e lunedì porterà il decreto taxi nell’ultimo Consiglio dei ministri prima della pausa di agosto.

Ad annunciarlo è il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, secondo cui – d’intesa con il ministro dei Trasporti Matteo Salvini – “si apre un percorso di riforma legislativa per un settore strategico per il Paese. La riforma dovrà portare a maggior efficienza e trasparenza, anche a fronte della significativa crescita dell’afflusso di turisti stranieri e delle grandi sfide che ci attendono nei prossimi anni, dal Giubileo del 2025 alle Olimpiadi”.

Al momento non è ancora chiaro quali siano le misure che saranno presenti nel testo anche se la maggioranza, in merito alle possibili misure per risolvere il problema della carenza di auto bianche nelle grandi città italiane, starebbe ragionando sulla possibilità di un aumento delle licenze Taxi attualmente in circolazione.

Secondo il ministro Urso l’Italia ha bisogno di più mezzi. E la soluzione sarebbe premiare la lobby dei taxi

Stando a quanto trapela il rilascio sarà possibile agli attuali taxisti oppure si potrà procedere con un concorso straordinario. Nel primo caso le licenze potranno essere rilasciate a titolo oneroso o gratuito. In entrambi i casi le licenze saranno temporanee e dureranno 12 mesi, rinnovabili fino a 24.

Inoltre nel decreto, salvo colpi di scena, ci sarà anche lo stanziamento di fondi per l’incentivo alla conversione ecologica del parco delle auto bianche e degli Ncc (noleggio con conducente, ndr). Un ampliamento del parco auto – e un miglioramento della sua qualità – che secondo Urso deve consentire all’Italia di “diventare il principale polo di attrazione turistica in Europa”.