Regioni, bilanci ai limiti della falsificazione

dalla Redazione

Fanno la guerra al Governo ma non ce n’è una, o quasi, che ha i conti in regola. Stiamo parlando delle Regioni, il vero spreco che non conosce limiti di un’Italia che butta soldi a destra e a manca. Come rivela oggi il quotidiano La Repubblica le violazioni degli enti regionali sono fuori da ogni controllo. E mentre la legge di Stabilità taglia 4 miliardi alle Regioni, la Corte dei Conti passa al setaccio, per la prima volta,i bilanci degli enti scoprendo trucchi e manipolazioni ai limiti della falsicazione dei bilanci. “Una finanza allegra in molti casi in violazione delle norme europee”, scrive il quotidiano diretto da Ezio Mauro, “delle leggi nazionali e delle più elementari regole contabili come hanno scritto i magistrati nel caso della Sardegna. Alla Campania sono stati rilevati attivi inesistenti per tre miliardi”. Ma ci sono anche cessione di immobili come partite di giro in Liguria, prestiti dal Tesoro non iscritti tra i debiti in Piemonte, spese senza copertura in Sardegna, spese non giustificate in Trentino-Alto Adige, controlli inesistenti in Calabria. E per tirare le sommecomplessive emerge che negli ultimi 10 anni la spesa delle Regioni è cresciuta del 21 per cento contro il 17,5 delle entrate. Le Società partecipate dalle Regioni sono circa quattromila: per il loro personale hanno speso in quattro anni oltre un miliardo. Alla faccia della spending review. Non sarebbe il caso di rivedere qualcosa? E, invece, la truppa guidata da Sergio Chiamparino finora ha solo promesso barricate al governo.