Renzi si è dimesso da premier. E in direzione ha confermato la proposta del Pd: un Governo di responsabilità nazionale con gli avversari

Solo un annuncio di guerra alla minoranza del Pd. Matteo Renzi, parlando alla direzione, ha confermato la necessità di un confronto.

Solo un annuncio di guerra alla minoranza del Pd. Il segretario del partito, Matteo Renzi, parlando alla direzione, ha confermato le dimissioni dalla presidenza del Consiglio e ha ribadito la necessità di un confronto interno. “Un passaggio duro che dovrà essere affrontato. Ma bisogna farlo dopo la crisi di Governo”, ha affermato. “Credo che la bocciatura della riforma costituzionale apra un discorso interessante: le cose su cui abbiamo discusso meno, sono quelle di medio periodo. Bisogna confrontarsi con il bicameralismo paritario e il rapporto conflittuale tra Stato e Regioni. Per chiunque dovrà governare sarà un problema”, ha aggiunto Renzi.

Per quanto riguarda la crisi ha rilanciato la proposta di un esecutivo di responsabilità nazionale: “Propongo una linea politica al partito. Non abbiamo paura di niente e di nessuno. Quindi se le altre forze politiche vogliono andare a votare dopo la sentenza della Corte costituzionale, lo dicano chiaramente. Il Pd non ha paura delle elezioni. Ma se vogliono un nuovo Governo una nuova legge elettorale e anche gli appuntamenti internazionali rilevanti, si facciano avanti. Abbiamo già pagato la solitudine internazionale, ora ci vuole un Governo di responsabilità nazionale”. Il motivo della proposta è che “non ci stiamo a farci dire che ‘siamo il quarto governo non votato’. Se vogliamo responsabilità, deve esserci per tutti. Propongo che la direzione del Pd sia convocata in maniera permanente e che la delegazione al Quirinale sia composta da uno dei vicesegretari, Lorenzo Guerini, il presidente del partito, Matteo Orfini, e i capigruppo di Camera e Senato, Ettore Rosato e Luigi Zanda“.

Renzi ha anche confermato che il confronto sarà trasparente: “Il Pd non fugge dalla discussione dello streaming”. Non è mancata la stoccata agli avversari: “Io non giudico chi ha festeggiato, anzi alzo anche io il calice. Chi fa politica mettendo il broncio, fa un danno a se stesso. Indipendentemente dallo stile del festeggiamento, esprimo gratitudine per aver avuto la fortuna di fare il presidente del Consiglio”. Renzi ha  annunciato che andrà poi “a festeggiare gli 86 anni della nonna più giovane”, ironizzando sulla prossima sfida “alla playstation con i propri. Speriamo di avere più fortuna”.