Le Lettere

Renzi e Calenda, Franco e Ciccio

Prima Renzi e Calenda volevano separarsi, adesso invece pare che correranno insieme alle europee. Ma che sta succedendo?
Orietta Turini
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Gentile lettrice, lei cerca di compromettermi: vuole indurmi a dire come stanno le cose mentre le cose cambiano a velocità vertiginosa ad horas, macché: ad minutos (latino maccheronico), in una travolgente gag tra i due politici più comici d’Italia. Proprio ora, mentre scrivo, chissà che stanno dicendo e combinando quei due. Ma se fermiamo l’orologio sulla sera del 24 maggio, le rispondo: sì, hanno detto che correranno insieme alle europee. Le elezioni però si terranno il 6 maggio dell’anno prossimo: vuole che da qui ad allora fili tutto liscio? Impossibile. I precedenti sono esilaranti. Il Corriere della sera giorni fa ha pubblicato un lunghissimo elenco di invettive reciproche. Cito solo qualche frase dal noto foglio lombardo: “Renzi: Calenda è pazzo, ha sbagliato il dosaggio delle pillole. Calenda: Ecco le volgarità di Renzi. Renzi: Mai dato del pazzo a Carlo. Calenda: Renzi non vuole sciogliere Italia Viva, il ragazzo sui soldi non scherza (riferimento ai 14 milioni di rimborsi elettorali, ndr). Renzi: Bisogna sognare, non volare rasoterra”. E poi il 17 maggio Calenda si sfoga su La7: “Oggi Renzi è andato da una parlamentare di Azione e l’ha convinta a passare con lui. L’errore è mio: Renzi fa Renzi. Io mi sono fidato quando mi ha detto ‘Guadagno 2 milioni e mezzo con gli arabi, quindi faccio un passo indietro per aiutarti’”. Insomma, prosegue la tradizione delle grandi coppie comiche: Totò e Peppino, Franco e Ciccio, Ficarra e Picone, ora Carlo e Matteo.

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