La Sveglia

Renzi vola (ma non in quel senso), Berlusconi è diventato comunista e Pontida è diventata nera più che verde

Questa è l’ultima settimana prima del voto. Sarà una settimana intensa. Eccoci al nostro bestiario elettorale.

Questa è l’ultima settimana prima del voto. Sarà una settimana intensa. Eccoci al nostro bestiario elettorale.

PONTIDA È NERA, PIÙ CHE VERDE
Facce lunghe durante la festa della Lega di Pontida che ha ben poco di festoso. Alcune voci raccolte dai giornalisti che c’erano: «Mi sta sulle palle vedere che Fratelli d’Italia ci doppia anche qui al Nord mentre dovrebbe essere il contrario», dice un militante. Un altro: «Oggi le cose non vanno bene, non si parla più di federalismo e autonomia». C’era anche uno striscione: “Il 98,1 per cento dei veneti vuole l’autonomia. Salvini: Ormai semo strachi, ragionaci sopra”. Ne resta poca di Nutella da mangiare a Matteo Salvini.

RENZI TI METTE LE ALI
Il profilo Twitter “Jet dei ricchi” (che stima l’impatto ambientale dei voli privati delle persone più ricche d’Italia) ha analizzato il volo del jet privato utilizzato da Matteo Renzi per recarsi, l’11 settembre, da Napoli a Lugano, in Svizzera, per la campagna elettorale delle politiche stimando le emissioni causate dal volo: circa 3,8 tonnellate di CO2, compresa lo spostamento “a vuoto” da Roma a Napoli per un costo di circa 12 mila euro. Tenendo conto che una persona emette circa 2,8 tonnellate di CO2 per tutti i suoi trasporti si può fare facilmente una proporzione. Scrive Jet dei ricchi: “Hey Matteo Renzi! Piccolo consiglio di stile. Durante un’emergenza climatica fare campagna elettorale in jet privato è un po’ démodé”. Non male per il nemico numero uno dei poveri. Piccolo particolare: i terzopopulisti sono quelli che deridono Letta perché si sposta con un bus elettrico.

FATE SCHIFO
Michele Lanzo, dirigente di IV Calabria, sulla morte durante l’alternanza del 18enne Giuliano De Seta: «Questo ragazzo ha scelto l’apprendistato, poteva starsene a casa e godersi il Rdc, invece voleva sentirsi utile nel mondo del lavoro. Onore a lui e alla sua famiglia». Non serve nemmeno commentare.

OGNI VOLTA CHE IACOBONI SCRIVE BRUCIA UNA LAUREA DI STORIA
Il “giornalista” de La Stampa Jacobo Iacoboni si fa prendere la mano e per demonizzare la Russia (in cui Putin sta facendo tutto per farsi disprezzare) scrive una storia a metà: “Il 17 settembre del 1939 l’Unione Sovietica invase la Polonia. La seconda guerra mondiale cominciò con un’alleanza nazi-sovietica tra Germania e Russia”. Si è dimenticato di raccontare il resto, con i Russi che liberavano Auschwitz. A questo punto poteva tirare fuori Ernst Nolte e dirci che Hitler ha fatto bene ad invadere l’URSS perché altrimenti i “comunisti” invadevano “l’occidente”. La differenza tra giornalismo e propaganda.

ITALIA SOVRANA E POPOLARE
La candidata Ivana Costa di Italia Sovrana e Popolare (partito turbo no vax) ha una malattia autoimmune ma ha commesso la terribile leggerezza di indossare la mascherina in un comizio per proteggersi. La sua foto è circolata tra gli elettori e lei è stata dileggiata da tutti. Si è ritirata. Che contrappasso.

BERLUSCONI COMUNISTA
Silvio Berlusconi: “Noi non vogliamo eliminare il reddito di cittadinanza, come dicono i nostri avversari. Vogliamo aumentarlo ed estenderlo a tutti i cittadini che sono nella povertà.” Ormai ha superato i centristi e il PD a sinistra. O forse sono quelli che ormai sono troppo a destra, chissà. Che confusione, comunque.

MINISTRO BIANCHI, BOCCIATO
Il ministro all’Istruzione Bianchi trionfante ha dichiarato: “per la prima volta tutti i docenti sono in classe”. Solo a Milano manca duemila professori. Altro che a”Agenda Draghi”, qui non si trova manco il diario.

IL BLOCCO NAVALE DI CALENDA
Dice Calenda: «sull’immigrazione siamo per il blocco delle rotte di immigrazione illegale, che generano più morti e detenuti nei lager libici, e per il rafforzamento degli Sprar». Calenda non sa che non esistono rotte “legali” e soprattutto propone come soluzione una roba tanto stupirà che perfino Giorgia Meloni se l’è cacciata in gola. Posizione da destra populista, appunto.

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