di Lapo Mazzei
Matteo Renzi e Francesco Gaetano Caltagirone. Prove di contatto. L’indimenticabile alieno Et direbbe telefono-casa. Il rottamatore e l’editore del Messaggero per ora si fermano alla casa. Chissà se poi arriverà anche la telefonata e il contatto. Un bel palazzetto nel centro della Capitale dove spostare la sede del partito da affittare ad un terzo rispetto al valore di mercato è la proposta (tutt’altro che indecente) fatta dall’imprenditore al sindaco-segretario. Per l’esattezza alla fine del giugno scorso, quando il riservato editore e costruttore romano decide di andare in tv, scegliendo il salotto molto ovattato di “Otto e mezzo”, il programma de La7 condotto da Lilly Gruber. “Caltariccone”, come è stato ribattezzato a Roma (grazie anche a Dagospia) oltre a fare il punto sulla situazione politica nel Paese, ne approfitta per salire sul carro di Renzi: “Il sindaco di Firenze è il nuovo in Italia. Io non sono convinto che il vecchio sia necessariamente male e il nuovo un bene”, spiega l’imprenditore, “penso però che il vecchio abbia perso il contatto con la gente: Renzi ha contatto, sa sentire la gente ed è il nuovo per questo”. Subito dopo aver incensato il rottamatore, Caltagirone parla del genero impegnato per ora a salvare ciò che resta dell’Udc, tentando anche un riavvicinamento a Berlusconi dopo il fallimentare matrimonio con Monti. Su Casini Caltagirone afferma: “Rispetto le sue idee, non voglio interferire sulla sua politica”. In cima ai pensieri di Caltagirone ormai c’è solo Renzi. Tanto che da quel giorno di fine giugno pare proprio che fra l’editore-costruttore più potente d’Italia e il neo segretario del Pd sia scoppiato l’amore. Quanto meno una grande simpatia reciproca. Secondo le voci che corrono nella Capitale il gruppo Caltagirone starebbe per affittare al Pd di Matteo Renzi un bel palazzotto nel centro storico della Capitale, dal valore immobiliare particolarmente alto. Ma siccome i Democratici devono ridurre le spese Caltagirone avrebbe deciso di concedere l’immobile a Renzi ad un terzo del valore di mercato. Insomma un affitto di favore che si aggirerebbe sui 18 mila euro al mese, quando la stima più ottimistica fatta fa altri immobiliaristi, relativamente all’immobile situato a due passi da via del Corso, sfiora tranquillamente i 60 mila euro al mese. Per Renzi non si tratta solo di un ottimo affare ma della grande occasione per stringere un’alleanza di ferro con Caltagirone con il quale il sindaco Ignazio Marino, diventato renziano durante la campagna elettorale per il Campidoglio, non riesce a entrare in sintonia. Ma lì c’è di mezzo l’Acea.
Riceviamo e pubblichiamo:
In merito all’articolo “Il Rottamatore pronto a traslocare da Caltagirone” del 19 dicembre a firma di L.P., si precisa che il Partito Democratico ha comunicato, lo scorso 19 novembre, ben prima del cambio di Segreteria, la revoca del contratto di affitto di alcune porzioni dell’immobile di via Tomacelli di proprietà del Gruppo Caltagirone. Secondo quanto previsto dal contratto stesso, la ripresa in consegna di tali porzioni avverà dopo 12 mesi dalla revoca. Non vi sono stati altri contatti fra il proprietario ed il conduttore ed è pertanto destituito di ogni fondamento quanto riportato nel vostro articolo secondo cui “Renzi starebbe per chiudere, anche se alcune fonti sostengono che lo abbia già fatto, un vantaggioso contratto con il gruppo Caltagirone per un palazzotto in centro alla modica cifra di 18mila euro al mese”.
Gruppo Caltagirone