Resuscitate Salomone

Dalla Redazione

Sono nati in anticipo e, cossì facendo, hanno complicato una vicenda già di per sé assurda. I gemellini contesi (c’era stato uno scambio di embrioni all’ospedale Pertini di Roma) hanno visto la luce il 3 agosto e stanno bene. Il parto è avvenuto all’Aquila. “Ora nessuno potrà toglierceli” hanno detto i genitori. Già, perché la legge italiana prevede che, con l’iscrizione all’anagrafe, puntualmente avvenuta, e l’acquisto del cognome del padre (non biologico) venga acquisito lo status di figli. Con tanti saluti ai genitori biologici che avevano presentato ricorso contro l’iscrizione all’anagrafe dei due piccoli.

L’udienza si è regolarmente svolta stamattina ma la nascita dei gemellini potrebbe vanificarne gli effetti. “Ci rendiamo conto della loro sofferenza e questo ci fa male – hanno commentato i neo genitori, riferendosi all’altra coppia- ma noi eravamo stati disponibili ad incontrarli. C’è una email che dimostra come avessimo chiesto di conoscere il motivo dell’incontro, e invece non ci hanno neppure risposto”. E qui si pongono una serie di problemi. Per la legge i due piccoli sono figli della madre che li ha partoriti e del marito, specie ora che ne hanno ottenuto l’iscrizione all’anagrafe. Ma il problema resta ed è drammatico. Ci si chiede, in particolare, come non si possa venire incontro alla disperazione dell’altra coppia. Per ora gli esperti di bioetica consigliano ai quattro genitori di collaborare per il bene dei figli. Ma la strada sembra davvero in salita.