Riforma della Giustizia, D’Orso: “Altro attacco alla Costituzione. Per dare una bandierina a FI”

Parla la capogruppo M5S in Commissione Bilancio, Valentina D'Orso: "Non si combattono le derive lobotomizzando il Csm".

Riforma della Giustizia, D’Orso: “Altro attacco alla Costituzione. Per dare una bandierina a FI”

Il Consiglio dei ministri ha approvato la riforma della Giustizia. Valentina D’Orso, capogruppo del M5S in commissione Giustizia alla Camera, perché secondo lei il governo aveva così tanta fretta di vararla a pochi giorni dalle Europee?
“E’ chiaro a tutti ormai, non pensino che i cittadini siano stupidi: hanno fatto le corse per poter sventolare prima delle europee le loro tre bandierine ideologiche: l’accentramento del potere con il premierato per FdI, la distruzione della giustizia sociale con l’Autonomia differenziata per la Lega e l’attacco finale alla magistratura con questo nuovo Ddl per Forza Italia. Se questi provvedimenti diventeranno legge, sarà demolito l’intero assetto democratico e sociale costruito dai padri costituenti per il nostro Paese. Ma la loro prepotenza mostrata ogni giorno in Parlamento dovrà fare i conti con gli italiani: noi e milioni di cittadini contrasteremo con ogni mezzo democratico queste leggi orribili, e il centrodestra farebbe bene a non sottovalutare i referendum costituzionali”.

Andando sui contenuti c’è il via libera alla separazione delle carriere dei magistrati. La premier Giorgia Meloni ha parlato di riforma “epocale”.
“Farà danni epocali, su questo non c’è dubbio. Se questa legge passerà, insieme alle altre che stanno approvando, la giustizia italiana sarà agonizzante. Stanno rallentando i procedimenti, non investono in assunzioni e con questo Ddl crollerà un assetto visto come modello da molti paesi stranieri, quello in cui il corpo unitario dei magistrati, giudici e pubblici ministeri, rappresenta la cultura della giurisdizione, lavora per conto dello Stato esclusivamente per l’accertamento della verità, tutelando gli interessi di tutti. Ovviamente esistono le mele marce e i comportamenti sbagliati, ma non per questo si cambia un assetto istituzionale che è molto più avanzato di altre democrazie”.

La riforma della giustizia prevede il sorteggio per i componenti del Csm e per quelli dell’Alta corte di giustizia disciplinare.
“Eventuali derive nella dinamica delle diverse sensibilità culturali interne alla magistratura, che certamente abbiamo visto e che non si devono ripetere, non si contrastano lobotomizzando il Csm. Si punta ad avere persone a caso nell’organo, o meglio a questo punto negli organi, di autogoverno della magistratura. Tutto è collegato: le pagelle, i test psicoattitudinali e l’impossibilità per i giudici di scegliere i propri rappresentanti. Tutto per insinuare nei cittadini l’idea che i magistrati siano degli inetti e delegittimarne funzione ed operato. Nella loro visione i magistrati dovranno essere ridotti a funzionari meri esecutori di indicazioni provenienti dall’alto, messi permanentemente sotto scacco”.

Che ne pensa del ddl Sicurezza del governo?
“E’ un provvedimento che reprime il disagio sociale e il dissenso con un diritto penale dall’impronta autoritaria e intimidatrice. E’ l’ennesima prova della giustizia classista del governo: pugno di ferro contro i reati minori e della parte più debole della società e guanto di velluto con i colletti bianchi, come si vede da come si muovono sull’abuso d’ufficio, sulla corruzione e sulle intercettazioni. E’ un testo pieno di norme sommarie pericolosissime: si pensa di punire fattispecie di reato vaghe, che potrebbero colpire ingiustamente una pletora enorme di persone. Sono norme buone solo per la propaganda. Il garantismo di comodo sventolato dal centrodestra per non far dimettere un presidente di Regione arrestato svanisce in un attimo in caso di Daspo da infliggere a qualche cittadino ai margini della società per il solo fatto di avere sul groppone una precedente denuncia. Secondo questo testo, tre detenuti che fanno lo sciopero della fame, una forma di protesta pacifica e assolutamente passiva, sono punibili secondo il nuovo reato che si sono inventati. Faccio un altro esempio: siamo tutti d’accordo sulla tutela delle forze dell’ordine, ma è inaccettabile voler sopprimere sul nascere le manifestazioni di protesta punendo con una pena da 2 a 5 anni anche le lesioni lievi. Vogliono mandare in galera le persone per un livido o un’escoriazione”.

La Camera ha approvato la legge delega sul conflitto di interessi che di fatto svuota la proposta di legge che avete presentato.
“Un vergognoso smacco al Parlamento e all’esigenza di disciplinare la nostra democrazia con regole di trasparenza. Come per il Salario Minimo, hanno scippato una proposta di una forza di opposizione, il M5S, per trasformarla in una delega al governo vaghissima e che chissà se mai vedrà la luce. Con buona pace delle esigenze dei cittadini”.