Rimborsi elettorali, dall’Api di Rutelli all’Udc di Casini i bilanci sono disastrosi. Ma fa niente: oggi verranno distribuiti 45 milioni

Sono ben 12 i movimenti politici fuori legge secondo la Commissione di garanzia per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti. Irregolarità contabili o inottemperanza ad obblighi di legge, sta di fatto che tra gli irregolari ci sono anche l’Udc di Pierferdinando Casini e Alleanza per l’Italia di Francesco Rutelli. Ma anche i Popolari Udeur di Mastella e la Lista Storace Presidente.

Questioni non di poco conto di cui oggi dovrà tenerne conto l’Ufficio di presidenza della Camera che si riunisce per la “spartizione” di 45,5 milioni di euro relativi all’ultima tranche di rimborsi 2013. Gli altri partiti, come rivelato dal fattoquotidiano.it, sono Alleanza di Centro per la Libertà di Francesco Pionati, Comitato promotore Une 2010, Popolari d’Italia Domani, Movimento per le Autonomie, Democrazia Cristiana Campania, Unione per il Trentino, Il Megafono Lista Crocetta e Verdi del Sudtirolo. Nella relazione della Commissione si evince che su 85 partiti tenuti per legge a tutti gli obblighi sulla rendicontazione per il 2013, 36 hanno rispettato gli obblighi mentre gli altri 49 sono risultati totalmente o parzialmente inadempienti. Sono, invece, 21 i movimenti decaduti e che, quindi, non percepiranno alcuna somma di rimborso.

Una situazione imbarazzante quella messa in mostra dalla Commissione. E che ora dovrà essere valutata dall’Ufficio di presidenza. Perché già nel marzo 2015 venne chiesto a ben 54 partiti di presentare i giustificativi di entrata e di spesa, salvo poi la sanatoria della legge Boccadutri per far venir meno i controlli previsti dal decreto Letta. Basterebbe quindi la parola dei partiti non essendo previsto il controllo tra quanto dichiarato e le fatture. Ma, nonostante tutto, le irregolarità sono venute a galla lo stesso.