Rimborso assicurazione auto per lockdown: cos’è, come richiederlo e come ottenerlo?

Rimborso assicurazione auto per lockdown: gli automobilisti chiedono a gran voce il recupero dei soldi spesi nel periodo di pandemia.

Rimborso assicurazione auto per lockdown: cos’è, come richiederlo e come ottenerlo?

Rimborso assicurazione auto per lockdown: è diventata più una richiesta di tanti automobilisti che nel periodo di pandemia hanno lasciato la propria vettura in garage facendo arricchire lo stesso le compagnie assicurative. Le strade per ottenere un rimborso non sono chiare e nemmeno ufficiali.

Rimborso assicurazione auto per lockdown: cos’è

Il Rimborso assicurazione si base su “un contratto assicurativo che tutela il proprietario di un veicolo dai rischi che derivano dalla circolazione stradale”. La RCA è un’assicurazione che protegge il conducente nell’eventualità di un sinistro stradale: se il conducente ha commesso l’incidente, la RCA permetterà al danneggiato di ottenere il risarcimento; in caso di danni da parte di terzi, invece la copertura assicurativa permette di ottenere un risarcimento corrispondente al danno subito.

Secondo l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) le compagnie assicurative, grazie al lockdown e allo smart working durante la pandemia, sono riuscite ad accantonare un tesoretto che si aggira tra i 2,5 e i 3,6 miliardi di euro. Un tesoretto che potrebbe essere riutilizzato per un rimborso, almeno questa sarebbe la richiesta di tanti automobilisti.

Come richiederlo e come ottenerlo

Nel corso del lockdown moltissimi automobilisti non hanno utilizzato la propria vettura per il blocco dovuto dal Covid. In alcuni casi la macchina è stata utilizzata solo in caso di necessità.

Dunque, rispetto a un tesoretto accumulato dalle compagnie assicurative, è stato presentato il bonus Rc auto dal sottosegretario leghista all’economia Federico Freni: è stato aperto un tavolo di confronto con il Ministero per lo Sviluppo Economico.

Per il momento non ci sono soluzioni consigliate o ufficiali per ottenere i rimborsi. C’è chi sostiene che si potrebbe, almeno in teoria, se non fosse per le esigue cifre in ballo per il singolo consumatore (circa 70 euro a testa), invocare l’appropriazione indebita davanti ai giudici oppure chiedere lo sconto alla propria compagnia assicurativa. Extrema ratio: cambiare compagnia.