Rimborsopoli, cominciata l’Inquisizione a 5 stelle. Nel mirino dieci parlamentari. Ora Di Maio usa l’apriscatole, ma nel suo stesso Movimento

Rimborsopoli, cominciata l'Inquisizione a 5 stelle. Nel mirino dieci parlamentari. Ora Di Maio usa l'apriscatole, ma nel suo stesso Movimento

Mentre Luigi Di Maio si dice certo che “Rimborsopoli sarà boomerang per altri partiti”, il giro dei parlamenari coinvolti si allarga a macchia d’olio. Sul blog del M5s sono comparsi i primi 5 nomi su cui sono “emerse irregolarità: Andrea CecconiCarlo MartelliMaurizio BuccarellaIvan Della ValleEmanuele Cozzolino“. “A ognuno di questi – si legge sul blog – è stato chiesto di provvedere immediatamente a versare quanto dovuto”.

Beppe Grillo, però, d’accordo col leader in pectore, si è detto convinto che tutta la vicenda finirà per favorire il M5s: “Ora tutti, anche il panettiere qui all’angolo, sanno che i nostri si tagliano gli stipendi e restituiscono soldi che gli altri si tengono in tasca”. Poi, sul blog scrive rivolgendosi agli attivisti: “In fondo abbiamo donato 23 invece di 24. Ma dovete capire che queste dieci, dodici persone, chi sono non lo so, hanno una malattia che si chiama Sindrome Compulsiva di Donazione Retroattiva ed io la conosco bene questa sindrome perché colpisce anche molti genovesi.Ci siamo rimasti male, voglio dire, anche io ci sono rimasto male, tanti attivisti ci sono rimasti male, vorrebbero andare sotto casa di questi e far casino, lasciate stare”.

La prima reazione è quella di Ivan Della Valle che con un post su Facebook ha scritto “Questo sarà il mio ultimo post come rappresentante del M5s. Ho sbagliato e ho deluso tutti: colleghi, amici, collaboratori, gli attivisti che mi hanno sempre sostenuto. Non mi soffermo sui problemi finanziari e personali che mi hanno portato a tutto questo, non sono scusanti”. Della Valle, essendo al secondo mandato, non era ricandidato con il M5s. Emanuele Cozzolino, sempre via Facebook si è detto disponibile a fare un passo indietro se il Movimento glielo chiedesse.

Ma altri cinque nomi nomi vengono resi noti dalle Iene (che hanno denunciato il caso). In un post apparso sul sito della trasmissione di Italia1, sono denunciati come presunti “falsificatori” Silvia BenedettiMassimiliano Bernini; Elisa BulgarelliBarbara Lezzi. E infine Giulia Sarti, la deputata bolognese tra le più giovani secondo la quale “Il Movimento Cinque Stelle non è solo un progetto politico. È anche un modo di vivere”.

Bufera arriva anche da Bruxelles, dove uno degli uomini più potenti del movimento, l’europarlamentare David Borrelli (uno dei tre soci dell’associazione Rousseau insieme a Max Bugani e Davide Casaleggio), s’è dimesso all’improvviso per transitare al Gruppo Misto. Il giallo continua. Esattamente come la rimborsopoli.