Rincaro del 3% per le concessioni balneari. Dopo la proroga di 15 anni il ministero delle Infrastrutture alza i prezzi

Il governo alza le tariffe delle concessioni balneari

Dopo la proroga quindicennale della concessioni balneari fatta con la legge di Bilancio 2019 ora il governo alza le tariffe del 3% per quest’anno. La novità è contenuta in un decreto del ministero delle Infrastrutture e Trasporti firmato dal direttore generale Mauro Coletta, pubblicato ieri. La norma, emanata dal dicastero guidato da Danilo Toninelli, specifica che si applica, sia a quelle concessioni balneari marittime rilasciate o rinnovate a decorrere dal 1° gennaio 2019, sia a quelle già in vigore alla stessa data.

Tale incremento porta da 354,01 euro a 364,63 euro la cifra minima che i gestori degli stabilimenti dovranno pagare allo Stato per lo sfruttamento degli arenili. Secondo il presidente della Commissione Politiche dell’Unione Europea della Camera, Sergio Battelli, del Movimento 5 Stelle, “adesso che abbiamo fatto la proroga di 15 anni delle concessioni con la legge di bilancio bisogna iniziare a ragionare sull’aggiornamento delle tariffe al termine del periodo transitorio e a nuove gare per affidarle”.

Mentre per quanto riguarda la tempistica e le modalità per arrivare a un nuovo meccanismo per affidare la gestione degli stabilimenti balneari, il presidente della Commissione Politiche dell’Unione Europea è chiaro: “A mio avviso lo strumento più idoneo per rivedere le tariffe e disciplinare le gare – prosegue Battelli – per l’assegnazione delle nuove concessioni è una legge delega, anche se ripeto che si tratta di una mia personale opinione”. Adesso resta da vedere l’opinione della Lega su questo tema.