Rischiamo una terza ondata. Il Natale dovrà essere più sobrio. Conte: “No a veglioni, baci e abbracci. Occorre buonsenso”

“Il Governo non ha la palla di vetro, anche se ci sono primi segnali positivi. Non possiamo prevedere la situazione epidemiologica in prossimità del Natale. Dobbiamo predisporci ad un Natale più sobrio, senza veglioni, baci e abbracci. Pagheremmo a gennaio con più decessi”. E’ quanto ha detto il premier Giuseppe Conte intervenendo  all’assemblea dell’Anci. “Al di là delle valutazioni scientifiche occorre buonsenso. Una settimana di socialità – ha aggiunto il presidente del Consiglio – scatenata significherebbe pagare a gennaio un innalzamento brusco della curva, in termini di decessi, stress sulle terapie intensive. Non ce lo possiamo permettere. Dobbiamo prepararci a un Natale più sobrio, anche se pensiamo ci si possa scambiare doni e permettere all’economia di crescere”.

“Bisogna rendere trasparenti e chiari i meccanismi a tutta la popolazione – ha aggiunto il presidente del Consiglio -, ma parliamo sempre di algoritmi e valutazioni scientifiche ed è un po’ complicato rendere semplice un meccanismo articolato. Ricordiamo sempre che all’interno della cabina di regia ci sono tre rappresentanti delle regioni che hanno contribuito a elaborare questi parametri e ogni volta partecipano alla comunicazione dell’esito del monitoraggio. Dobbiamo fare ancora di più. Cercheremo di rendere ancora più chiari e trasparenti i parametri ma questo non diventi confusione”.

“Il meccanismo di monitoraggio – ha spiegato ancora Conte – è tarato anche su base più circoscritta, su base provinciale, quindi è pensabile di poter dosare l’applicazione differenziando le aree più critiche da quelle con un livello di rischio inferiore che non meritano una penalizzazione. Si può fare, occorre una iniziativa e una richiesta del presidente di regione sempre su base di dati scientifici. Parlare di 5 o 3 parametri potrebbe essere un dibattito scientifico, che lo faccia una autorità politica… Ma il dibattito è aperto e per rassicurare i presidenti delle regioni abbiamo concordato che è bene che Brusaferro e i suoi esperti li spieghino bene, nelle prossime ore dovrebbe esserci un incontro a livello di Conferenza delle Regioni anche con Brusaferro e il ministro. Vedremo se le richieste delle regioni hanno una plausibilità scientifica e se si possono migliorare, ma dire passiamo da 21 a 5 non ha molto senso”.