Tutti i ristoranti chiusi perché i clienti mangiavano al chiuso. Controlli e multe in tutta Italia: feste e movida nel mirino

Controlli e multe nei ristoranti e nei bar di tutta Italia nel primo week end in zona gialla. Feste sanzionate a Roma, Milano e Napoli

Tutti i ristoranti chiusi perché i clienti mangiavano al chiuso. Controlli e multe in tutta Italia: feste e movida nel mirino

Tre locali pubblici, due ristoranti della litoranea via Napoli ed un lounge bar in via Campana a Pozzuoli, hanno ricevuto multe. Due di questi chiusi dalla polizia municipale per il mancato rispetto delle norme antiCovid. I controlli della municipale, svolti nella giornata di ieri, hanno permesso di scoprire che in uno dei ristoranti della litoranea veniva ospitata gente nelle sale interne senza tener conto delle norme anticontagio. E senza l’adeguata e corretta areazione degli ambienti.

Tutti i ristoranti chiusi perché i clienti non mangiavano all’aperto. Controlli e multe in tutta Italia

Decretata una ammenda di 400 euro per il titolare e la chiusura della struttura per 48 ore. Sono arrivati anche momenti di tensione tra gli agenti della municipale ed alcuni avventori, quando gli agenti hanno chiesto il rispetto della normativa. In serata il controllo in un locale di via Campana faceva scoprire che al ‘chiuso’ cinquanta persone si trovavano ospitati senza regole. Immediatamente scattavano le sanzioni: locale sgombrato, ammenda di 800 euro, per l’aggravante di assembramento e chiusura di due giorni.

Tre invece gli esercizi commerciali chiusi per cinque giorni dagli agenti della Questura di Milano. Il motivo è l’inosservanza delle norme contro la diffusione del covid nella giornata di ieri. Il primo  un circolo di Quarto Oggiaro dove i poliziotti hanno trovato sei persone che pranzavano al chiuso. Il secondo è stato un ristorante in via Varanini dove stavano pranzando altrettante persone. L’ultimo in via Morosini: erano in 13 all’interno di un ristorante che cucina sushi. Tutti gli avventori hanno ricevuto una sanzione così come i titolari mentre i locali dovranno rimanere chiusi per cinque giorni.

Le zone della movida a Roma

Gli agenti della Polizia di Stato, insieme al personale del Comando Polizia Locale Roma Capitale, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio, nelle zone della movida nel quartiere San Lorenzo (Piazza dell’Immacolata, Largo degli Osci e Via degli Ausoni), finalizzato all’osservanza delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica Covid 19. Le pattuglie hanno controllato 18 esercizi commerciali, 15 veicoli e 125 persone, 3 delle quali sono state sanzionate amministrativamente per mancato utilizzo della mascherina.

Precedentemente i poliziotti della polizia amministrativa del commissariato San Lorenzo, diretto da Giuseppe Rubino, avevano controllato altri 42 esercizi commerciali. E sanzionato amministrativamente 1 titolare, per mancato rispetto delle disposizioni anticovid, in quanto non indossava la mascherina ed un altro, di cui il locale è stato anche chiuso per 3 giorni, per aver venduto bevande alcoliche dopo le 18 e in assenza di licenza.

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Multe e sanzioni nei ristoranti

46 finora le persone sanzionate dai carabinieri del comando provinciale di Roma per violazioni delle norme anti-Covid durante i controlli potenziati per il weekend del 1 Maggio. Di queste 25 per aver partecipato a due feste private. I Carabinieri della Stazione Roma Bravetta ieri notte sono intervenuti in un campeggio di via Aurelia dove, in un bungalow appositamente affittato, hanno scoperto 11 persone a far festa senza distanziamento né mascherine.

Nello stesso momento, i militari del Nucleo Radiomobile di Roma sono intervenuti, per una segnalazione giunta al Nue 112, in un appartamento di via della Lungaretta da dove provenivano voci e musica ad alto volume. All’arrivo i militati hanno trovato una festa privata a cui partecipavano 14 persone. Altri 21 hanno ricevuto una sanzione per la violazione del coprifuoco perché trovati, senza giustificato motivo, in strada nell’orario compreso tra le 22 e le 5.

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