Ritorno a scuola, anno nuovo e vecchi problemi: l’esercito dei supplenti in cattedra

Tornano a scuola 7 milioni di studenti in tutta Italia. Anno nuovo, ma vecchi problemi: le cattedre coperte troppo spesso dai supplenti.

Ritorno a scuola, anno nuovo e vecchi problemi: l’esercito dei supplenti in cattedra

Si ritorna a scuola. Inizia il nuovo anno con il rientro in classe per 7 milioni di studenti e con nuovi timori legati al Covid da parte dei presidi che annunciano di voler distribuire le mascherine. 

Si riparte l’11 settembre da Piemonte, Trentino e Valle d’Aosta, poi via via riapriranno le scuole in tutte le altre regioni in settimana. Tra le novità di quest’anno scolastico ci sono le nuove regole sul voto in condotta e l’introduzione della figura dei docenti tutor.

I problemi, però, restano gli stessi anche con il nuovo anno: per ogni quattro insegnanti, c’è un supplente in cattedra. Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, sostiene che ci siano 130mila precari, per i sindacati sono 200mila. Una cattedra di ruolo su due resta vuota e ancora non sono stati banditi i posti per 70mila insegnanti previsti dal Pnrr. 

Si torna a scuola, soliti problemi: i numeri di precari e supplenti 

Sono 32.784 i posti di ruolo autorizzati dal Mef per stabilizzare i precari, di cui ne sono stati assegnati 27.261. Per il sostegno, invece, ci sono 13.358 cattedre coperte su 18.023. 

In totale ci sono state poco più di 40mila assunzioni a tempo indeterminato. I posti disponibili in totale erano circa 81mila, ma il Mef – su indicazione del ministero dell’Istruzione – ne ha autorizzati solo 50mila, tenendo gli altri posti per il concorso di settembre. 

Le assunzioni avvengono attraverso le graduatorie ad esaurimento e di merito, quindi con i vincitori dei concorsi passati. Ma ci sono diversi problemi. Innanzitutto per alcune discipline le graduatorie sono esaurite o quasi. Poi ci sono molti insegnanti del Sud, ma con posti disponibili solo al Nord. E questo è stato anche l’anno delle rinunce, con tanti docenti che hanno rifiutato il posto in un’altra città a causa del caro-vita. Insomma, anno nuovo ma vecchi problemi. Sempre gli stessi.

A Cagliari aule inagibili: l’anno scolastico inizia in tenda

A Cagliari, invece, il problema è di altro tipo: per gli alunni delle elementari di via Stoccolma le lezioni iniziano in una tenda, perché le aule non sono ancora pronte: la struttura provvisoria è stata allestita dalla Protezione civile.