Ritorno in grande stile per Bernardo Bertolucci alla Mostra del Cinema di Venezia. Il celebre cineasta dopo 30 anni tornerà a presiedere la giuria della kermesse nella prossima edizione

Un compleanno d’eccezione come i 70 anni della Mostra del Cinema di Venezia meritava di essere diretto da un veterano della macchina da presa.
Bernardo Bertolucci sarà il presidente della giuria della settantesima edizione della kermesse cinematografica della città lagunare, in programa dal 28 agosto al 7 settembre 2013. Lo ha deciso il Consiglio di amministrazione della Biennale, presieduto da Paolo Baratta, su proposta del direttore della Mostra, Alberto Barbera.
“Ho accettato con allegria – ha commentato il regista – in una manciata di giorni mi si regala la possibilità di vedere quanto di più interessante sta accadendo nel cinema di tutto il mondo. Il mio amico cinefilo Barbera riesce a infilarsi nelle nicchie cinematografiche più misteriose dei più misteriosi paesi’’.
Bertolucci aveva già presieduto la giuria veneziana nel 1983, quando il Leone d’oro andò a ‘Prenom Carmen’ di Jean-Luc Godard. “Allora ai film chiedevo sorpresa e piacere – commenta il regista – Non sono molto cambiato”. La sua partecipazione al Festival cinematografico più antico del mondo non finisce qui. Un leone d’oro alla carriera gli venne assegnato nel 2007 e lui stesso è stato chiamato ad assegnare i Leoni d’oro.
La storia del cinema italiano e internazionale lo ha visto protagonista negli anni. Ha abbandonato gli studi per il suo grande amore per la macchina da presa, cominciando a fare da assistente a Pier Paolo Pasolini, suo vicino di casa, ai primi passi come sceneggiatore nel mondo della settima arte.
Ha vinto una pioggia di Oscar – ben nove – con “L’ultimo imperatore” (1987). Nel 2011, a Cannes, gli è stata assegnata la Palma d’oro alla carriera. I suoi film sono stati giudicati sempre dei capolavori: da “Io ballo da sola” a “Novecento”, da “The Dreamers” a “Il conformista”, fino al più recente “Io e te”, presentato sulla Croisette lo scorso anno. Al Lido, però, tornerà ancora una volta, dall’altra parte del palco per giudicare, con la passione che tutti gli riconoscono, il lavoro dei colleghi. E se a vincere il Leone d’Oro numero 70 fosse un film italiano sarà davvero un compleanno d’eccezione.