Rocco Casalino torna a lavorare per il gruppo del MoVimento 5 Stelle. Stavolta alla Camera e non al Senato. Dopo aver accompagnato l’esperienza di Giuseppe Conte a Palazzo Chigi, il comunicatore torna al suo primo incarico. Quello di coordinatore del gruppo di Montecitorio.
Rocco Casalino torna a lavorare per il MoVimento 5 Stelle al gruppo della Camera
Domani racconta che la scalata di Casalino nella comunicazione del partito fondato da Beppe Grillo era iniziata proprio al Senato, dove era arrivato nella scorsa legislatura dopo una breve esperienza nel Movimento lombardo: in quella attuale avrebbe dovuto ricoprire il ruolo apicale nell’organizzazione della Camera, ma la nomina di Giuseppe Conte alla presidenza del Consiglio gli offrì l’occasione per una promozione istantanea.
Il Corriere della Sera scrive che la scelta della Camera si deve al fatto che attualmente il M5s ha più deputati che senatori e quindi c’è un budget maggiore. Con lui anche Maria Chiara Ricciuti e Dario Adamo, che lo avevano seguito a Palazzo Chigi. Per Casalino è possibile ipotizzare un ruolo legate alle comparsate tv degli esponenti M5s. Attualmente, ha scritto Domani, la casella più di rilievo nella comunicazione dei Cinque stelle di Montecitorio è occupata da Andrea Cottone, ex portavoce di Alfonso Bonafede quando era ministro. E vicino a Ilaria Loquenzi, altra figura chiave nella comunicazione del primo Movimento. Cottone aveva sostituito Fabio Urgese. Urgese era stato nominato da Casalino stesso quando questo, all’inizio della legislatura, aveva lasciato il posto per traslocare nell’ufficio di palazzo Chigi.
Intanto Giuseppe Conte, nonostante la difficile partita per ottenere i dati degli iscritti (al momento ancora nelle mani di Rousseau), continua a lavorare alla rifondazione del Movimento 5 Stelle. L’ex premier è molto attivo in questi giorni: domenica ha visto in videoconferenza i parlamentari della Commissione Giustizia per parlare delle riforme in esame. Ieri sera, invece, ha incontrato – sempre in via telematica – i vertici dei gruppi di Camera e Senato: al centro del colloquio, la situazione politica. Ma nel corso della video-call si sarebbe parlato anche di eventuali assunzioni negli staff pentastellati di Montecitorio e Palazzo Madama.