Oggi a Roma e a Bologna le primarie del Centrosinistra. Sfida a 7 nella Capitale. Ma c’è l’incognita dell’affluenza

Sfida a 7 per le primarie del centrosinistra nella Capitale. Ma sul voto c'è l'incognita dell'affluenza che potrebbe essere molto bassa.

Oggi a Roma e a Bologna le primarie del Centrosinistra. Sfida a 7 nella Capitale. Ma c’è l’incognita dell’affluenza

Tutto pronto a Roma e a Bologna per le primarie del centrosinistra. Oggi iscritti e simpatizzanti sono chiamati a scegliere nei gazebo il candidato sindaco che sfiderà centrodestra e M5s alle elezioni comunali previste in autunno. Nella capitale sarà una sfida a 7 tra Imma Battaglia, Giovanni Caudo, Paolo Ciani, Stefano Fassina, Cristina Grancio, Roberto Gualtieri (nella foto) e Tobia Zevi. I seggi sono aperti dalle 8 alle 21.

Per votare alle primarie bisognerà avere più di 16 anni, presentarsi con la carta d’identità e versare un contributo di 2 euro. L’elezione è aperta anche agli stranieri residenti. Occorre inoltre rilasciare il consenso per il trattamento dei dati. Previsto per la prima volta il voto online per chi si è registrato alla specifica piattaforma entro il 17 giugno con lo Spid.

Gli sfidanti. Imma Battaglia, 61 anni attivista Lgbt, è candidata per “Liberare Roma”. Giovanni Caudo, 57 anni, urbanista e professore universitario, è stato assessore all’Urbanistica con il sindaco Ignazio Marino è attualmente presidente del Municipio III. Paolo Ciani, 51 anni, proviene dalla Comunità di Sant’Egidio ed è candidato per “Demos – Democrazia Solidale”. Stefano Fassina, 55 anni, già sottosegretario all’Economia è deputato di Liberi e Uguali.

Cristina Grancio, 50 anni, è candidata alle primarie per il Partito Socialista dopo essere stata eletta nel Movimento Cinque Stelle al Comune di Roma durante le ultime amministrative. Roberto Gualtieri, 54 anni, ex ministro dell’Economia e delle Finanze con il secondo governo Conte, eletto deputato il primo marzo 2020, è il candidato del Pd. Infine Tobia Zevi, 38 anni, esponente della Comunitè ebraica di Roma.

Più ristretto il campo dei partecipanti alle primarie per il Comune di Bologna, dove però il confronto è stato decisamente più acceso. A sfidarsi saranno Matteo Lepore, 40 anni, assessore alla Cultura al Comune di Bologna e candidato del Pd, e Isabella Conti, classe 1982, sindaca del comune di San Lazzaro di Savena, esponente di Italia Viva che si presenta però come indipendente. Lepore ha anche il sostegno della sinistra guidata da Emily Clancy ed è sostenuta da buona parte degli esponenti storici della sinistra in Emilia-Romagna, tra cui l’ex presidente della regione Vasco Errani e l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi.

Con lui anche le Sardine, e recentemente ha anche ricevuto l’apprezzamento dell’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, con il Movimento 5 Stelle che potrebbe sostenere la sua candidatura a sindaco nel caso vincesse le primarie. A lei il sostegno di alcuni esponenti locali del Pd dell’area riformista, cosi’ come quello di alcuni comitati, come i “No tram”, che hanno contestato per lungo tempo le iniziative del sindaco uscente Virginio Merola.

I due sono stati protagonisti di una campagna elettorale tesa. Lepore ha più volte sottolineato gli apprezzamenti di alcuni esponenti del centrodestra nei confronti di Conti, accusandola anche di essere sostenuta da “associazioni di categoria che chiedono di non applicare i contratti di lavoro nazionali, con riferimento al delicato settore della logistica. Accuse che hanno irritato Conti, che ha affrontato direttamente Lepore sul tema, pubblicando un video di un loro incontro in un mercato cittadino. L’ultima polemica negli ultimi giorni”.

Lo staff di Conti ha accusato il Pd di negare ai sui rappresentanti sia i dati sulle registrazioni online sia la presenza nella fase di scrutinio delle primarie. Un’accusa alla quale ha replicato Valerio Gualandi, tesoriere del Pd di Bologna, il quale ha spiegato che la piattaforma per il voto online segue le norme di legge in materia di privacy.