Roma, una città eterna nei disastri. Nella Capitale, solo quest’anno, si sono verificati oltre 27mila incidenti stradali con 123 vittime

I dati dalla Polizia Roma Capitale sugli incidenti stradali avvenuti a Roma nel 2018

I dati sono stati forniti al ministero dei Trasporti direttamente dalla Polizia Roma Capitale. Nel 2018 (e precisamente dal primo gennaio fino al 28 novembre) gli agenti sono intervenuti su circa 27mila incidenti con danni a cose e a persone: su 121 di essi hanno perso la vita 123 utenti coinvolti, “e su 9.425 di essi hanno riportato lesioni 12.455 utenti e per 198 la prognosi è stata più grave”.

Dati clamorosi, che lasciano capire come quello della manutenzione delle strade sia un problema non secondario. E che si protrae da anni. Anche guardando agli anni trascorsi, infatti, i dati sono pressoché identici: nel 2017 gli incidenti sono stati 30.140 e i deceduti 140. Anzi: col tempo (anche grazie all’introduzione del reato di omicidio stradale) i dati hanno subito un forte calo.

Negli ultimi 10 anni si registra a Roma un -35% del numero di deceduti in incidente, un -43% del numero di feriti e infine un -47% del numero delle prognosi riservate. Altro elemento decisamente interessante è quello relativo alle dinamiche. Il 30% degli incidenti avviene per vetture che finiscono contro ostacoli. Parliamo, cioè, di “urti principalmente contro strutture fisse della strada e a seguire veicoli in sosta, ostacoli accidentali”. Cosa che molto spesso avviene proprio per una non ottimale condizione del manto stradale.

Per quanto invece riguarda gli utenti che hanno riportato lesioni, i più coinvolti sono i conducenti ma si deduce dai dati come il pedone rappresenti l’utente più vulnerabile unitamente agli utenti su due ruote. Il numero dei decessi tra i pedoni nell’anno 2018 (53 morti) sono pari a circa il 43% del totale e rappresentano ad oggi il 13% dei feriti e il 29% delle prognosi riservate. E anche questo è un altro dato che dovrebbe invitare a riflettere.

Dal’analisi, sottolinea Polizia Roma Capitale, è infatti emerso che i deceduti ed i feriti, rispetto alla consistenza della popolazione per classe, risultano essere concentrati nelle classi di età degli anziani e in qualche evento purtroppo anche dei bambini. Il veicolo “investitore” più coinvolto risulta per il 77% l’automobile.