Roma, Marino vuole la guerra con l’Atac. Macchinisti della metro nel mirino del sindaco: lavorano male

Non bastava Mafia Capitale e le lotte interne al Pd, perché il sindaco di Roma Ignazio Marino ora apre un nuovo fronte di guerra. E questa volta mette nel mirino i macchinisti della metropolitana. “Oggi, ed è accaduto anche nelle giornate passate, c’è stato un servizio molto scadente sulle nostre metropolitane che ha danneggiato la vita delle romane, dei romani e dei tanti turisti che vengono nella nostra bella città ogni giorno. Io temo che si tratti di comportamenti individuali di singoli macchinisti, che danneggiano con il loro comportamento l’immagine dell’azienda e la vita delle persone”, dice il primo cittadino capitolino in un video postato sulla sua pagina Facebook. “Questo – continua il sindaco di Roma – accade perché ho preteso che da poche settimane i macchinisti della metropolitana timbrino il cartellino in entrata e in uscita così come fanno tutte le persone che nella nostra città vanno a lavoro la mattina e tornano a casa la sera”.

I PROVVEDIMENTI
Marino ha quindi spiegato di avere già preso provvedimenti: “Per questo motivo, ho chiesto al dottor Micheli – il nuovo direttore generale dell’Atac, che ha la mia massima fiducia – di mettere in moto tutti gli strumenti necessari per scoprire la verità. Insomma, la guerra dei trasporti va dunque avanti, ormai da giorni, dopo la decisione dell’azienda di migliorare la produttività e aumentare l’efficienza del servizio per i passeggeri portando le ore di lavoro da 700 a 950 all’anno, e introducendo anche l’obbligo di strisciare i badge all’inizio e alla fine del turno. Una decisione che i sindacati giudicano “unilaterale”. E a cui rispondono con uno “sciopero bianco”. “Abbiamo deciso di applicare alla lettera il contratto – spiegano a nome dei macchinisti replicando così a Marino – Se i treni non sono revisionati o riscontriamo dei difetti non li facciamo partire”. Intanto, nello scontro fra macchinisti e Marino, a rimetterci sono, come sempre, pendolari e passeggeri.