Rosy si congeda dal Palazzo. Dopo quasi 30 anni di politica, la Bindi annuncia: non sarà tra candidati

Cinque anni di Europarlamento più 23 di Camera dei deputati. Rosy Bindi ha deciso di lasciare il Palazzo dopo una lunga carriera.

Cinque anni di Europarlamento più 23 di Camera dei deputati. Rosy Bindi ha deciso di lasciare il Palazzo dopo una lunga carriera, in cui ha visto sfaldarsi la Dc e ha subito prima Silvio Berlusconi e poi Matteo Renzi. In un’intervista a Fatto quotidiano, ha annunciato la sua decisione: “La passione mi ha tenuta viva e integra. Fare politica non è un mestiere, ed è impossibile servirla senza quel fuoco che arde. Finita questa legislatura lascerò il campo”.  Sui progetti futuri la presidente della commissione Antimafia, ha spiegato: “Vorrei dedicarmi agli studi, tornare al mio vecchio amore per la teologia. E poi viaggiare un po’”.

Ma la Bindi non è intenzionata a sotterrare l’ascia di guerra verso il Rottamatore. “Per prima ho guardato con preoccupazione l’ascesa di Renzi. Si era al tempo della sua candidatura a sindaco di Firenze e già dissi la mia. Sono stata tra i pochi ad essere contraria alla decisione di Bersani di modificare lo statuto per permettergli di candidarsi alla presidenza del Consiglio”.  La deputata dem ha rivendicato un’altra posizione: “Sono stata chiara e limpida a sostenere che il referendum sulla Costituzione fosse incostituzionale. Non s’era mai visto che, invece della minoranza, lo promuovesse la maggioranza e addirittura il Governo”. D’altra parte la parlamentare di lungo corso ha evitato di entrare nel dibattito congressuale: ha ammesso la sua “vicinanza” al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ma senza un impegno nella campagna elettorale.