Qualora, come si ipotizza da tempo, il Pd decidesse di candidare al Parlamento europeo l’assessore alla Casa del Comune di Milano Pierfrancesco Maran, l’arrivo di un collega di partito non è automatico, anzi. A dirlo, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala a margine del Forum dell’economia di prossimità inaugurato ieri mattina: “Se un partito accetta che un suo assessore si dimetta non deve aspettarsi in automatico di propormene un altro, io farò delle scelte”, ha spiegato, “non deve essere un automatismo, dopodiché è chiaro che per migliorare c’è tempo, c’è spazio, per cui bisogna anche guardarsi fuori, guardarsi intorno”. Il sindaco dice di non avere ancora in testa nuovi nomi, ma di voler semplicemente “ribadire un principio”, quello di un eventuale avvicendamento di partiti, “in un momento importante, un momento di cambiamenti”.
A chi gli ha chiesto se il capogruppo del Pd Filippo Barberispotrebbe avere un ruolo in giunta o è da escludere, Sala ha risposto che “voglio bene a Barberis e lo apprezzo moltissimo per quello che ha fatto”. “Se trovo una via per valorizzare le sue capacità lo faccio, ha dimostrato oggettivamente grandi capacità in questi anni”, ha aggiunto. “Tutti i miei assessori sono perennemente in discussione come lo sono io e questa è la normalità”, ha concluso.
Sala tra smog…
Ieri Sala è stato anche protagonista anche di uno scontro a distanza con il presidente della Regione Attilio Fontana su smog e trasporto pubblico locale. “Con tutto l’affetto che posso avere per Attilio Fontana, se si parla del terzo mandato per i governatori, di questo passo gliene servono otto per mettere a posto Trenord ad esempio, o per fare qualcosa sul trasporto pubblico. Hanno una velocità veramente da bradipo nel migliorare le cose”, ha detto Sala, replicando alle critiche del governatore lombardo sulle politiche antismog messe in campo dal Comune. “Io non ho mai detto che con la chiusura al traffico privato del Quadrilatero risolviamo i problemi, ma mettendo insieme le cose piano piano miglioriamo la situazione, cosa che non fa Regione Lombardia”.
La replica di Fontana: “Regione Lombardia sta lavorando incessantemente tant’è che negli ultimi 20 anni siamo riusciti ad abbassare del 40% la diffusione di sostanze inquinanti nell’aria. Servono interventi di sistema più che la chiusura del centro storico o di qualche via. Noi stiamo facendo molto e raggiungeremo l’obiettivo; certamente non possiamo chiudere le aziende e gli allevamenti, anzi li stiamo aiutando con importanti risorse per rinnovarsi anche dal punto di vista ambientale e tecnologico”.
…e trasporti
Poi una stoccata al sindaco che è stato “lento ad accorgersi del problema sicurezza in città tant’è che per cercare di risolverlo ha chiamato un ex capo della polizia”. Sul trasporto pubblico locale, il presidente della Regione ha sottolineato infine che “probabilmente il primo cittadino di Milano non ricorda che negli ultimi 10 anni l’Italia ha avuto ministri di centrosinistra che non hanno ammodernato le reti ferroviarie. Tanti protocolli d’intesa sottoscritti ma nulla di concreto, solo adesso stiamo vedendo alcuni cantieri. Regione Lombardia invece entro il 2025 immetterà in servizio oltre 222 nuovi treni, più della metà sono già operativi. La controreplica di Sala, su ‘X’ commenta: “Parole, parole, parole… Da Regione Lombardia solo parole sul trasporto pubblico. Da decenni hanno pensato solo a fare grandi strade (come la Brebemi, sempre vuota) e non hanno migliorato il Tpl. Chi utilizza Trenord lo sa bene. Chi dice il contrario forse non l’ha mai utilizzata” .