Mentre in conferenza stampa, dopo il varo della Manovra, Giorgia Meloni, replicando alle parole del Capo dello Stato, continuava a ripetere il mantra che “col suo governo i salari hanno ripreso a crescere”, Banca d’Italia la smentiva.
Via Nazionale conferma che i salari rimangono bassi
“In primavera, l’incremento delle retribuzioni contrattuali nel settore privato non agricolo si è attenuato, al 3,2 per cento nel secondo trimestre su base annua, dal 4,4 del periodo precedente”. E “in un contesto di debolezza ciclica, le retribuzioni orarie di fatto hanno continuato a salire, ma a tassi inferiori (al 2,8 per cento, dal 4,1)”. Peraltro “in termini reali, le retribuzioni contrattuali di fatto erano ancora al di sotto dei valori del secondo trimestre del 2021 (del 6,9 e dell’8,5 per cento, rispettivamente), mentre nell’area dell’euro quelle effettive avevano quasi completato il recupero”, ha rilevato via Nazionale nell’ultimo Bollettino economico.
L’avvertimento di Mattarella
“L’Organizzazione Internazionale del Lavoro certifica che la quota di reddito da lavoro — ovvero la quota del Pil destinata ai lavoratori — è scesa a livello mondiale in misura significativa dal 2014 al 2024. E’ un tema che la Banca centrale europea segnala anche per l’Italia: alla robusta crescita dell’economia che ha fatto seguito al Covid, non è corrisposta la difesa e l’incremento dei salari reali, mentre risultati positivi sono stati conseguiti dagli azionisti e robusti premi hanno riguardato taluni fra i dirigenti”, ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Bankitalia peraltro ha ridotto pure le stime di crescita per il 2026 allo 0,6% rispetto a quanto aveva stimato a giugno.