Salvini all’assalto del reato di tortura: più tutele alla Polizia penitenziaria. Cucchi: “Giù le mani dalla legge”

Salvini annuncia: "Circoscrivere, definire e rivedere il rato di tortura". Insorgono le opposizioni. Cucchi: "Non lo permetteremo"

Salvini all’assalto del reato di tortura: più tutele alla Polizia penitenziaria. Cucchi: “Giù le mani dalla legge”

“Circoscrivere, definire e rivedere il reato di tortura” per tutelare gli agenti della Polizia penitenziaria che “è poco presente su giornali e quando c’è, viene attaccata perché ‘aguzzini e torturatori’”. È l’ultima trovata di Matteo Salvini, arrivata ieri durante il convegno del partito sull’impatto del dl Sicurezza sul settore penitenziario e sul corpo di Polizia penitenziaria alla Camera.

“Gli agenti della polizia penitenziaria non sono potenziali delinquenti o torturatori e svolgono il lavoro in condizioni complicatissime”, ha aggiunto il vice-premier leghista, che ha chiuso con un “è una cosa da fare e chi se non la Lega può farlo?”.

Bilotti (M5s): “Salvini proprio non lo sa cosa sia la legalità”

Parole che hanno immediatamente scatenato reazioni e polemiche:  “Non sappiamo se a prevalere sia stata la solita ignoranza o un colpo di calore, ma anche oggi Salvini ha detto una sciocchezza in materia di Giustizia”, ha attaccato la senatrice M5s Anna Bilotti, “Il reato di tortura non ha bisogno di essere circoscritto, la sua introduzione è stato un passo di civiltà giuridica”.

“La legalità è un concetto che va declinato sempre”, aggiunge Bilotti, “non a convenienza: chi indossando una divisa dello Stato compie violenze crudeli, arrecando sofferenze alle persone colpite, non deve avere un trattamento di favore, proprio perché il rispetto della legge e dei diritti umani vale per tutti. Ma ormai sappiamo che Salvini proprio non lo sa cosa sia la legalità”.

“Giù le mani dal reato di tortura”, dice Cucchi

“Salvini dovrebbe occuparsi di trasporti e non di altro. Vorrei fargli presente che non sono tutti gli agenti ad essere etichettati come ‘torturatori’, ma solo quelli perseguiti penalmente per questo reato, sul quale non permetteremo che vengano messe le mani per pura propaganda politica”, rincara la dose la senatrice di Alleanza verdi e sinistra, Ilaria Cucchi. Che aggiunge: “Il mio pensiero va a tutte le vittime di tortura, a partire da quelli della mattanza nell’istituto di Santa Maria Capua Vetere, e la mia solidarietà va anche ai magistrati che con la schiena dritta non si fanno intimidire”.