Salvini annuncia il decreto per il Ponte sullo Stretto mentre continua a difendersi sul naufragio dei migranti in Calabria

Salvini non molla il progetto sullo Stretto così come continua a difendersi sulla vicenda del naufragio dei migranti in Calabria.

Salvini annuncia il decreto per il Ponte sullo Stretto mentre continua a difendersi sul naufragio dei migranti in Calabria

Salvini ha fatto un importante annuncio che riguarda il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. Intanto, tiene ancora banco la polemica politica sul naufragio dei migranti in Calabria con il leader M5S, Giuseppe Conte, che chiede al premier Giorgia Meloni e allo stesso Matteo Salvini di riferire in Parlamento.

Salvini annuncia il decreto del Ponte sullo Stretto

Matteo Salvini non rinuncia al Ponte sullo Stretto di Messina anzi ha dato un annuncio importante. “Entro metà marzo voglio portare al Consiglio dei ministri il decreto ponte che darà a 60 milioni di italiani un progetto più green, più ambizioso e moderno”, ha dichiarato il leader della Lega in collegamento con un convegno nel porto di Palermo. “E’ un’opera che costa di più non farla che realizzarla, la prossima settimana avrò una riunione ai massimi livelli“, ha aggiunto il ministro delle Infrastrutture e vicepremier.

Continua a difendersi sulla naufragio dei migranti in Calabria

Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha invitato sia Salvini sia Giorgia Meloni a discutere del naufragio calabrese dei migranti in Parlamento. Alla premier, Conte ha chiesto di fare “chiarezza sulle varie responsabilità dei ministeri interessati. Non basta scrivere una letterina a Bruxelles per chiedere un nuovo sforzo congiunto. Meloni ha il dovere di chiarire chi e perché non è intervenuto, a tutti gli italiani”.

Salvini non ha risposto all’invito di Conte e ha di nuovo sottolineato che “questo è un dramma e una tragedia con nomi e cognomi: gli assassini sono i trafficanti di esseri umani e gli scafisti che ospitano queste persone stipandoli nelle imbarcazioni. Sono viaggi della morte, non della vita”. “La guarda costiera è stata codardamente coinvolta in una squallida battaglia politica e chi l’accusa è ignorante o è in malafede. Io dico grazie agli uomini di mare e faccio appello a certa politica e certo giornalismo: limitate la polemica. Io ho le spalle larghe, ho ricevuto tante accuse, le ritengo per lo più ingiuste”, ha aggiunto il vicepremier.

Per il vice di Salvini al ministero, Edoardo Rixi, “bisogna sempre fare luce e fare indagini interne su qualsiasi cosa. Ma nessuno ha detto di non soccorrere persone in mare. Io in montagna ho salvato delle persone, mentre c’è chi parla sui giornali e che in vita sua non è andato mai a salvare nessuno”.

 

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