Salvini replica a Conte: “Rifarei tutto quello che ho fatto. Non temo gli elettori”. E corteggia ancora i 5 Stelle: “Tagliamo i parlamentari, facciamo la Manovra, poi tutti al voto”

“Rifarei tutto quello che ho fatto, con la grande forza di essere un uomo libero. Chi ha paura del giudizio del popolo italiano non è una donna o un uomo libero”. Sono le prime parole di Matteo Salvini dopo l’intervento di Giuseppe Conte in Aula al Senato. E poi aggiunge: “Mi spiace che lei mi abbia dovuto mal sopportare per un anno. Pericoloso, autoritario, irresponsabile, incosciente? Bastava il Saviano di turno a raccogliere tutta questa sequela di insulti, bastava il Travaglio, un Renzi, non il presidente del Consiglio”. Rispetto al rapporto con l’Ue continua: “Io non voglio un’Italia schiava di nessuno. Non voglio catene. Sono stufo che ogni passo debba dipendere dalla firma di qualche funzionario europeo. Siamo o non siamo un paese libero e sovrano?”. Poi l’affondo a Conte: “A me non è mai capitato di chiedere alla cancelliera Merkel consigli su come vincere la campagna elettorale visto che Salvini aveva chiuso i porti… “.

Il ministro dell’Interno risponde punto per punto anche alle altre critiche del premier. “Se il governo si è interrotto è perché i ‘signor no’ bloccavano tutto da mesi”. Si giustifica: “Ho convocato le parti sociali perché non lo faceva nessuno”. E risponde a tono al presidente del Consiglio sulla questione dei simboli religiosi: “Presidente Conte, lei fa un torto a cattolici italiani quando dice che votano per i rosari, i cattolici italiani votano con il cuore e con la testa. Io ho chiesto protezione il cuore della Maria Immacolata per gli italiani e continuerò a farlo finché campo”.

Si rivolge infine al M5s e rinnova l’invito ad andare avanti assieme fino alla manovra: “La via maestra è quella delle elezioni. Ma siamo pronti ad andare avanti: se volete tagliamo i parlamentari e poi andiamo a votare. Ci siamo anche per fare una manovra economica coraggiosa e tagliare le tasse a milioni di italiani”. Cita Giovanni Paolo secondo: “La fiducia non si ottiene con le sole dichiarazioni o con la forza. Ma con fatti concreti”. Poi conclude: “Se volete governare con i Renzi, i Boschi e i Lotti, auguri”.