Salvini vola in Polonia. Voleva i muri, ora lavora per l’accoglienza dei profughi ucraini. “Vogliamo coordinare gli aiuti”

Salvini ha incontrato nella sede dell’Ambasciata d’Italia in Polonia i rappresentanti delle più importanti imprese italiane a Varsavia.

Salvini vola in Polonia. Voleva i muri, ora lavora per l’accoglienza dei profughi ucraini. “Vogliamo coordinare gli aiuti”

Il leader della Lega, Matteo Salvini, insieme ai parlamentari Marco Campomenosi e Luca Toccalini, ha avuto un incontro con la Nunziatura Apostolica in Polonia. “Ho incontrato nella sede dell’Ambasciata d’Italia in Polonia i rappresentanti delle nostre più importanti imprese a Varsavia – ha scritto il leader della Lega in un post su Facebook – per fare il punto sugli aiuti ai profughi e sulla possibilità di aiutare e sostenere l’accoglienza nel nostro Paese. Vi tengo aggiornati”.

Oltre a Sua Eminenza Monsignor Salvatore Pennacchio (Nunzio Apostolico in Polonia), erano presenti Monssignore Artur Mizinski (segretario generale della Conferenza Episcopale Polacca), Monsignor Andrea Francia (consigliere della Nunziatura Apostolica) e il Reverendo Pawel Rytel-Andrianik, direttore dell’ufficio per le relazioni internazionali della Conferenza Episcolale Polacca.

Salvini ha avuto un incontro con la Nunziatura Apostolica in Polonia

L’incontro (al quale ha partecipato anche l’ambasciatore Aldo Amati), secondo quanto è stato riferito dallo staff di Salvini, “è stato utile per fare il punto della situazione dopo i primi giorni di conflitto e inquadrare le priorità, a conferma del ruolo centrale della Chiesa e della grande attenzione del leader della Lega”.

“Al momento si calcola che in Polonia sia arrivato un milione di profughi ucraini – aggiunge il leader della Lega -, al 90% donne e bambini, e il flusso non si ferma: vengono stimati 100mila ingressi ogni 24 ore. Col passare del tempo, aumenteranno i problemi di accoglienza che fino a questo momento è riuscita a essere molto efficace anche per la generosità dei cittadini polacchi”.

La Caritas Polacca ha evidenziato “le cose necessarie per i profughi dall’Ucraina”: cibo istantaneo per madri e bambini (dal latte in polvere alle mousse di frutta, dallo scatolame a lunga conservazione ai cereali per la colazione); prodotti per l’igiene personale (dai pannolini ai dentifrici, dalle mascherine alle creme per bimbi); oggetti di prima necessità (coperte, asciugamani, torce, pile, sacchi a pelo); medicinali per i feriti (lacci emostatici, siringhe, cannule, anti-dolorifici e disinfettanti).

“Molte imprese e famiglie italiane sono pronte a fare la loro parte – ha detto ancora il leader della Lega -, sia aiutando in terra polacca le 10.000 parrocchie inviando donazioni di ogni genere, sia accogliendo in Italia una parte delle 100.000 persone che ogni giorno scappano dall’Ucraina”.

“Noi vogliamo essere di aiuto nel coordinare questi aiuti – ha detto ancora Salvini -, e nell’organizzazione di viaggi e accoglienza in Italia di queste famiglie, con particolare attenzione a orfani e disabili, e per questo stiamo collaborando con alcune Onlus. ‘Ora et labora’ è un principio straordinariamente attuale”. Durante l’incontro si è discusso anche di corridoi umanitari e del dramma dei minori non accompagnati.