Salvini vuol fare le scarpe a Bossi, ma con rispetto

di Angelo Perfetti

Umberto Bossi, Matteo Salvini, Giacomo Stucchi, Manes Bernardini e Roberto Stefanazzi: sono questi i 5 candidati che raccoglieranno le firme per la corsa alla segreteria federale della Lega Nord. Sono stati ammessi dal comitato esecutivo. Ma non è detto – come ha riferito ai giornalisti Roberto Calderoli – che si arrivi ad una corsa a cinque. Al termine della raccolta delle firme necessarie infatti, spiega Calderoli, ‘’abbiamo un lasso di tempo per cercare ancora di più una candidatura unitaria o largamente prevalente’’.

Rischio scissione
L’ex ministro ha spiegato di non vedere un pericolo di scissione nel Carroccio e, a chi gli ha chiesto se la dirigenza abbia in qualche modo chiesto a Umberto Bossi di ritirare la sua candidatura, ha risposto ‘’no, assolutamente, nessuno può fare richieste di ritiro di una candidatura’’. Interpellato su chi sarà il nuovo segretario della Lega nel dopo Maroni, Calderoli si è infine limitato a rispondere di desiderare ‘’una persona decisa’’, auspicando che nessuno metta un cappello in testa ai candidati. ‘’Io – ha aggiunto – sono perché nessuno sponsorizzi nessuno, perché poi il risultato spesso non è quello che si vorrebbe’’.

L’attacco di Salvini
‘’Sarà un confronto sulle idee ma la mia speranza è che il congresso arrivi ad essere unitario’’. Interpellato sul duello elettorale con Umberto Bossi per segreteria, Matteo Salvini ha spiegato che lo affronterà ‘’con il massimo rispetto e gratitudine, consapevole che Bossi può dire e dare ancora tanto ma anche consapevole che, come mi ha insegnato lui, bisogna avere il coraggio di andare avanti e oltre’’.

La procedura
Ora si entra nel vivo del percorso che porterà all’elezione del successore di Maroni. Perché le candidature siano effettive, ciascuno dovrà raccogliere un minimo di 1.000 e un massimo di 1.500 firme fra il 15 e il 28 novembre. L’ex ministro Calderoli, responsabile organizzativo del Carroccio, ha annunciato poi una novità: il 7 dicembre, al termine del voto dei militanti nelle segreterie provinciali, avverrà subito lo spoglio. Dunque, ha concluso, ‘’il congresso del 15 dicembre avra’ solo il compito di ratificare il risultato’’.