Clima, Save the Children lancia l’allarme: “Ogni giorno 136mila bambini colpiti da disastri climatici”

Secondo Save the Children, ogni giorno 136mila bambini vengono colpiti da eventi climatici estremi. Alla COP30 l’ong chiede azioni urgenti

Clima, Save the Children lancia l’allarme: “Ogni giorno 136mila bambini colpiti da disastri climatici”

Ogni giorno, nel mondo, circa 136mila bambini vengono colpiti da disastri climatici. È la fotografia drammatica tracciata da Save the Children, che alla COP30 di Belém, in Brasile, lancia un allarme difficile da ignorare: la crisi climatica è ormai una crisi dei diritti dell’infanzia.

Secondo una nuova analisi diffusa dall’organizzazione, negli ultimi trent’anni — da quando si è tenuto il primo vertice sul clima delle Nazioni Unite — 48 milioni di minori l’anno hanno subito le conseguenze di eventi estremi: inondazioni, incendi, ondate di calore, cicloni tropicali. Fenomeni sempre più frequenti e devastanti che costringono milioni di bambini ad abbandonare le proprie case, interrompere la scuola, affrontare la fame e rischiare la salute.

Nonostante trent’anni di promesse e progressi limitati, il quadro resta allarmante. Gli impegni assunti dai governi per ridurre le emissioni, ricorda Save the Children, porterebbero a un taglio complessivo dei gas serra di appena il 17 per cento entro il 2035, ben lontano dal 60 per cento necessario per contenere l’aumento della temperatura globale entro 1,5 gradi, come stabilito dall’Accordo di Parigi.

La crisi, tuttavia, non colpisce tutti allo stesso modo. Oltre l’80 per cento dei bambini coinvolti vive in Paesi a basso o medio reddito, quelli che meno contribuiscono alle emissioni globali ma che pagano il prezzo più alto della crisi climatica. “La nostra generazione è costretta a convivere con temperature estreme e condizioni di vita sempre più difficili”, ha raccontato Kisaki, 17 anni, giovane attivista colombiano.

Clima, Save the Children lancia l’allarme: “Ogni giorno 136mila bambini colpiti da disastri climatici”

Durante la conferenza, Save the Children Italia parteciperà con una serie di incontri per riportare al centro i diritti dei più piccoli e il loro ruolo nelle politiche di mitigazione. L’obiettivo è promuovere un impegno reale verso una giustizia climatica che integri sostenibilità ambientale e tutela dei diritti umani.

“Abbiamo bisogno di una collaborazione globale e di un’azione urgente”, ha affermato Malietasi, attivista di Vanuatu e membro di Save the Children NextGen Youth Ambassador. “Nel mio Paese, l’innalzamento del mare e l’erosione costiera stanno mettendo a rischio cibo e mezzi di sussistenza. Questa non è solo una lotta del Pacifico, è una lotta globale”.

Anche la ricerca condotta dalla Vrije Universiteit Brussel per Save the Children offre uno spiraglio di speranza: se si riuscisse a mantenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi, quasi 38 milioni di bambini oggi di cinque anni sarebbero risparmiati da un’esposizione “senza precedenti” al calore estremo.

“Non dobbiamo perdere la speranza, né la motivazione – ha ricordato Martina Bogado Duffner, Senior Climate Advocacy Advisor dell’organizzazione –. È ancora possibile realizzare tagli ambiziosi alle emissioni, passare alle energie rinnovabili e abbandonare i combustibili fossili. Solo così potremo garantire i diritti dei bambini e il futuro del pianeta che condividiamo.”