Sbarchi a gogo e caso Open Arms, gli errori di Salvini

Sbarchi a gogo e caso Open Arms, gli errori di Salvini. Lampedusa al collasso mentre si avvicina l’ora della verità in tribunale

Sbarchi a gogo e caso Open Arms, gli errori di Salvini

Se per Matteo Salvini i migranti sono un problema, ora ha motivi in più per pensarlo. Questo perché il governo di cui fa parte e che ha promesso agli elettori di fermare “l’invasione” in realtà è sempre più sotto assedio visto che gli sbarchi anziché diminuire, aumentano.

Così Lampedusa ripiomba nell’emergenza visto che nelle ultime 24 ore si sono susseguiti 15 sbarchi per un totale di 805 persone.

Ma le grane per il Capitano non finiscono qui perché ieri c’è stata un’altra puntata del processo Open Arms in cui è imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per avere impedito per 17 giorni, nel 2019 quando era ministro dell’Interno, lo sbarco dei 147 migranti che si trovavano sull’imbarcazione spagnola.

Nell’udienza è stato ascoltato l’ammiraglio in congedo della Guardia costiera, Vittorio Alessandro, che ha raccontato che nelle condizioni in cui versava il barchino soccorso da Open Arms si poteva intravedere un “pericolo non solo ipotetico” e che quindi era necessario un “soccorso urgente”.

Colpo di scena

Ma il colpo di scena è arrivato quando in Aula la Open Arms ha rivelato di aver denunciato l’equipaggio del sommergibile Venuti della Marina militare, per omissione di soccorso con “un esposto alla procura della Repubblica e quella Militare di Roma”. Una rivelazione arrivata appena prima che il comandante del Venuti, capitano di corvetta Stefano Oliva, venisse sentito in Aula come teste.