Scandalo urbanistica a Milano, indagato anche il sindaco Sala. Che commenta: “Assurdo apprenderlo dai giornali“. E ora anche le opposizioni chiedono le sue dimissioni

Sala sarebbe indagato per falso e induzione indebita. Il sindaco si professa innocente e contrattacca. Monguzzi: "Peggio di Tangentopoli"

Scandalo urbanistica a Milano, indagato anche il sindaco Sala. Che commenta: “Assurdo apprenderlo dai giornali“. E ora anche le opposizioni chiedono le sue dimissioni

“Trovo allucinante che il sindaco apprenda da un giornale di essere indagato e non dalla Procura. Si tratta di un metodo inaccettabile”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato la notizia dell’indagine a suo carico – pubblicata dal Corriere della Seranell’ambito dell’inchiesta sull’urbanistica del capoluogo lombardo. Il sindaco, secondo il quotidiano milanese, sarebbe indagato per due capi d’accusa: false dichiarazioni su qualità personali proprie o di altre persone, in relazione alla nomina dell’ex presidente della Commissione per il Paesaggio del Comune, Giuseppe Marinoni, e concorso in induzione indebita a dare o a promettere utilità relativamente al progetto del ‘Pirellino’ dell’architetto Stefano Boeri e dell’imprenditore Manfredi Catella, presidente del gruppo Coima.

Sala: “Il Pirellino? Ma se siamo ancora fermi!”

“Il Pirellino? L’abbiamo venduto nel 2019 e siamo ancora fermi”, si è difeso Sala sulle colonne del Corsera, “Sono passati sei anni e i lavori non sono mai partiti. Altro che induzione, è stata una continua discussione perché non abbiamo mai trovato un accordo su quello che potevano fare”. Con Sala risultano indagate altre 21 persone. “La composizione della Commissione Paesaggio – sottolinea Sala – viene gestita da un’apposita struttura del Comune che seleziona i profili e decide i componenti. Il rapporto tra sindaco e commissione è praticamente nullo. Aggiungo che non ho mai avuto il numero di Marinoni”.

Per il verde Monguzzi “è peggio di Tangentopoli”

“Peggio di Tangentopoli. Sala chiarisca fino in fondo tutta la vicenda urbanistica. Oppure tutti a casa. Si fermino tutti i progetti a partire da San Siro. Tancredi se ne vada e si scusi con la città”, attacca il consigliere verde Carlo Monguzzi, “e per un minimo di decenza si fermino tutti i progetti a partire da San Siro!”. “E tutte le anime belle che adesso si stracciano le vesti dove erano quando negli ultimi anni eravamo in 2 o 3 derisi e sbeffeggiati a batterci contro la speculazione edilizia e il Salva Milano?”, domanda polemico.

Ora Fdi e Lega chiedono le dimissioni della giunta

Ma la nuova – grave – svolta nelle indagini ha spinto all’attacco anche l’opposizione, che ora, come aveva già fatto ieri il Movimento 5 Stelle, chiede apertamente le dimissioni della giunta: “Sala riferisca oggi stesso in aula, non si faccia desiderare”, chiede il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale, Riccardo Truppo, “Il tempo del ‘faccio tutto io’ è finito. È ora di dare risposte, innanzitutto politiche. Giuridicamente ognuno degli indagati avrà modo di chiarire la propria posizione, ma la politica non può aspettare”, afferma Truppo.

“Dov’è la sinistra milanese, sempre pronta a dare lezioni? Che ne sarà dello stadio, e della guida verso le Olimpiadi?”, incalza l’esponente FdI. “È chiaro che le dimissioni della giunta siano l’unica seria opzione sul tavolo. Il Partito democratico- conclude- non usi il sindaco come vaso di coccio: si assuma le proprie responsabilità e batta un colpo”.

Carroccio: “Il sindaco riferisca oggi stesso in aula”

Anche la Lega chiede che Sala riferisca al Consiglio oggi stesso: “Garantisti sì, sempre. Ma ormai ne esce una al giorno e l’immagine di Milano è letteralmente affossata. L’apertura dell’indagine sul Sindaco Sala è solo il culmine dell’iceberg sul quale si è scontrato il Titanic guidato dalla sinistra – ha spiegato in una nota Samuele Piscina, Consigliere comunale e Segretario provinciale della Lega a Milano -. In questo delirio giudiziario che coinvolge interamente l’amministrazione comunale, l’urbanistica milanese è ferma da anni, i prezzi delle case schizzano alle stelle, la città è sempre meno inclusiva ed espelle di fatto il ceto medio-basso”.

“Nessun colpevole sotto il profilo legale a oggi, ci mancherebbe, ma è chiaro che il sindaco non possa esimersi dal venire in aula a dare serie spiegazioni – ha aggiunto -, poiché è difficile non intravedere almeno una responsabilità politica! In caso di convalida dell’arresto dell’Assessore Tancredi, sarebbe doveroso un passo indietro di tutta la Giunta per il bene della città”.