Scerra: “Meloni bugiarda seriale. Sul Mes racconta una balla dietro l’altra”

Parla il questore M5S della Camera, Filippo Scerra: "Storia già scritta, alla fine arriverà l'ok al Mes".

Scerra: “Meloni bugiarda seriale. Sul Mes racconta una balla dietro l’altra”

Sta facendo discutere il discorso di Meloni alla Camera in cui ha sventolato il fax di Di Maio in cui, secondo lei, il governo giallorosso di Conte “con il favore delle tenebre” avrebbe dato il suo assenso al Mes.

Filippo Scerra, questore M5S della Camera, come sono andate le cose?
“Giorgia Meloni quando parla di Mes è una bugiarda seriale. Non fa altro che raccontare bugie agli italiani. Questa accusa è doppiamente falsa. In primo luogo perché il presidente Conte sul Mes, come sempre, ha fatto tutto in piena trasparenza. Chiariamolo: nel dicembre 2020 il Parlamento ha approvato una risoluzione in cui si invitava il Governo a continuare il percorso finalizzato alla riforma del Mes, riservandosi di fare una valutazione sullo stato di avanzamanto di una serie di riforme importanti della governance economica europea, prima di dare o meno l’ok finale alla ratifica. Era un passaggio oltre tutto condiviso in maniera limpida con le Camere. Il governo Conte non ha poi dato nessun sì finale alla ratifica. Lo dimostrano i fatti e la storia. Quello che dice Meloni quindi è falso”.

La Meloni ha detto anche che il fax risale a dopo la caduta del governo giallorosso. Le risulta?
“Anche questo è falso. Quel fax era un passaggio tecnico che dava seguito alla risoluzione del dicembre 2020 di cui abbiamo detto prima. E oltre tutto, al contrario di quanto sostenuto dalla presidente del Consiglio, è stato inviato prima che cadesse il governo Conte, ovvero il 20 gennaio 2021. Una bufala dietro l’altra… Evidentemente Meloni vuole usare il Parlamento come un palcoscenico, da cui attaccare i propri avversari ma così facendo non rispetta le istituzioni”.

Ma è vero, come sostiene la Meloni, che il Parlamento fin qui non si è mai espresso sulla riforma del Meccanismo europeo di stabilità?
“Il Parlamento si è espresso in più occasioni, anche in questa legislatura, nel dicembre dello scorso anno, quando la maggioranza ha rinviato la ratifica nella speranza che la Corte federale tedesca la fermasse. Alla faccia dell’autorevolezza e del coraggio… Purtroppo per Meloni i tedeschi hanno dato l’ok. Adesso tocca a lei prendersi le sue responsabilità anche se vediamo come la maggioranza sia compulsivamente provando a rinviare il momento del voto, in modo davvero imbarazzante. Governare significa scegliere, lo facessero”.

Sul Mes il governo sembra ormai in un vicolo cieco da cui non sa come uscire e per questo continua a rimandare. Come finirà questa tiritera?
“È un finale già scritto: Intanto ricordiamo che nel 2011 il governo Berlusconi di cui Giorgia Meloni era ministro ha dato il via all’istituzione del Mes. Nei prossimi mesi il Governo di cui Giorgia Meloni è presidente del Consiglio darà invece l’ok alla riforma del Mes. Stanno solo rinviando il momento in cui questo avverrà, ma hanno già deciso”.

Attualmente l’Italia è l’unico Paese Ue a non aver ratificato il Mes. Questo braccio di ferro con Bruxelles sta portando risultati all’Italia oppure è l’ennesima figuraccia?
“La nostra credibilità è già stata demolita a causa di un Governo goffo dal punto di vista diplomatico, incapace di tenere rapporti se non con i due comici russi e da alleanze europee con i sovranisti di destra che remano contro l’Italia e l’Europa. Purtroppo il nostro esecutivo è riconosciuto come inadatto anche oltre confine. Lo vediamo dal modo in cui non tocca palla rispetto alla riforma del Patto di stabilità, di cui Giorgetti è mero spettatore. Ed è ovvio che questo continuo procrastinare la decisione sul Mes peggiora la considerazione di cui il nostro Paese gode a livello europeo”.