Impedire un’altra Pioltello? Missione fallita. Il Consiglio regionale a sorpresa ha bocciato la mozione anti-ramadan presentata martedì dalla Lega (primo firmatario Davide Caparini) che chiedeva alla giunta regionale di attivarsi col Governo affinché la normativa statale regolamentasse prioritariamente il tema delle deroghe scolastiche, anche per “evitare una possibile proliferazione di interruzioni dell’attività didattica e discriminazioni rispetto a tutte le confessioni religiose”.
Il caso nasce ovviamente dalla vicenda dell’Istituto comprensivo statale Ibqal Masih di Pioltello, che ormai qualche settimana fa deliberò la sospensione delle lezioni in occasione della fine del Ramadan. Tuttavia lo scrutinio segreto è stato fatale al Carroccio. Con 34 no e 33 sì al fotofinish la Lega ha subito il pesante ribaltone: su 67 votanti e 68 consiglieri presenti (uno non ha partecipato alla votazione) 34 a 33 appunto.
Grande delusione in platea per la pasionaria della Lega, l’europarlamentare Silvia Sardone (moglie di Caparini) che, interpellata a caldo dopo l’esito del voto ha detto: “Quello di Pioltello è un pericoloso precedente, e ci sarà l’islamizzazione del paese”.
Il presidio della Cgil contro la mozione
Contro la mozione nel pomeriggio aveva protestato la Flc Cgil. “Siamo qui perché riteniamo pericoloso quello che si sta facendo, perché l’autonomia scolastica è un valore aggiunto delle scuole, porre dei paletti all’autonomia scolastica per subordinarla alla propaganda politica e quindi trasformare la scuola in qualcos’altro, secondo noi, è sbagliato”, spiega il segretario regionale Flc-Cgil Massimiliano De Conca. In merito alla mozione specifica, aggiunge, “al netto del fatto che molto spesso la continuità è spezzata da quei consigli di istituto che magari deliberano i weekend sulla neve, qui bisogna porsi di fronte a un dato di fatto. Il fatto indiscutibile è che la nostra è una società multiculturale”. Dalla Lega viene “una questione ideologica, non didattica”, perché sulla didattica servirebbero risposte “per combattere il precariato, per combattere le classi pollaio e tutto il resto”. Al presidio presenti anche alcuni consiglieri Pd, guidati dal capogruppo Pierfrancesco Majorino.
A Turbigo si festeggia il Ramadan e il sindaco mastica amaro
Mercoledì, intanto, a Turbigo, dove la comunità islamica aveva fatto ben due ricorsi al Tar per avere uno spazio per festeggiare la fine del Ramadan, la festa si terrà nel campo sportivo, una delle opzioni che la giunta di centrodestra aveva escluso nel rispondere a giudici amministrativi. La decisione, assunta per ordine del Prefetto, fa masticare amaro al sindaco del Comune, Fabrizio Allevi (Fratelli d’Italia): “Credevamo che l’Italia fosse uno Stato laico, ma la Costituzione evidentemente non vale per l’Islam”, ha dichiarato ieri. “Nonostante sia evidente e pubblico che nel territorio limitrofo al nostro comune siano presenti luoghi in cui è già stata data la possibilità di riunirsi alla comunità islamica, l’unica lettura che posso dare a questa vicenda – ha aggiunto – è che probabilmente l’evento quest’anno doveva essere fatto, forse per principio, a tutti i costi a Turbigo”.