Scirocco di fuoco, incendi a catena in Sicilia. A Palermo scatta l’emergenza, Cefalù assediata dalle fiamme

L'improvviso caldo accompagnato dal vento di scirocco ha fatto scattare un'emergenza incendi in Sicilia, che ha provocato danni e disagi. Problemi a Palermo

Circolazione in tilt, hotel evacuati, una sessantina tra bambini e anziani intossicati per avere inalato del fumo. L’improvviso caldo, accompagnato dal vento di scirocco, ha fatto scattare un’emergenza incendi, che ha provocato danni e disagi.

Diversi comuni della provincia di Palermo sono stati in ostaggio di un vero inferno di fuoco e raffiche di vento. Ore di superlavoro per i vigili del fuoco che, già da mercoledì erano intervenuti per spegnere gli incendi divampati a Monreale, Partinico, Cefalù, Alia e Balestrate. Le attività di spegnimento sono state particolarmente difficoltose a causa delle forti folate di Scirocco che hanno ostacolato l’azione dei canadair. La Protezione civile regionale ha diffuso un avviso per rischio incendi e ondate di calore in Sicilia, con un grado di pericolosità `alta´ e consiglia di stare in casa, laddove non vi sia pericolo imminente, sigillando le finestre con del nastro adesivo per non fare entrare il fumo. Chiusa in entrambe le carreggiate l’autostrada A20 Palermo-Messina tra gli svincoli di Buonfornello e Castelbuono, come anche la statale 113 tra Lascari e Cefalù.

Le squadre di soccorritori sono intervenute anche all’interno della galleria Battaglia dell’autostrada, per aiutare alcuni automobilisti che erano rimasti bloccati a causa del fumo dell’incendio boschivo che aveva invaso il tunnel. A Lascari il quartiere Santa Maria, che si trova sopra l’abitato, è stato evacuato, diverse abitazioni sono state raggiunte dalle fiamme. A Monreale è stato necessario evacuare un asilo e una cinquantina di bambini lievemente intossicati sono finiti in ospedale, ma poi sono stati dimessi. La situazione più critica resta nella zona madonita: le fiamme hanno raggiunto diverse abitazioni e i sindaci hanno disposto l’evacuazione di case e scuole. “In considerazione delle alte temperature previste in giornata – ha spiegato il direttore generale dell’Asp, Antonio Candela – abbiamo anticipato di 15 giorni l’entrata in funzione del Piano sull’emergenza caldo”.

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