Scomparso Emanuele Macaluso, anima critica del Pci negli anni del dialogo impossibile col Patto atlantico, modernizzatore del partito con l’amico Giorgio Napolitano

Scomparso Emanuele Macaluso, anima critica del Pci negli anni del dialogo impossibile col Patto atlantico, modernizzatore del partito con l’amico Giorgio Napolitano

È stata l’anima critica del Partito Comunista negli anni della prima timida apertura al dialogo con gli Stati Uniti, con la corrente dei miglioristi insieme a Giorgio Napolitano. Una voce spesso scomoda nel suo stesso partito, ma anche per questo autorevole e ascoltata. Emanuele Macaluso, per quattro legislature senatore, ma anche giornalista, scrittore sindacalista è morto nella notte a Roma all’Ospedale Gemelli. Era ricoverato per problemi cardiaci aggravati dai postumi di una caduta. Nato a Caltanissetta il 21 marzo del 1924, fu esponente del Partito comunista sin dai tempi della clandestinità e venne chiamato da Palmiro Togliatti alla Segreteria divenendone uno tra i più giovani componenti. Il 1 maggio del 1947 fu tra i testimoni della strage di Portella della Ginestra quando il bandito Salvatore Giuliano sparò contro la folla uccidendo 11 lavoratori e ferendone molti altri. Nel 1982 divenne direttore de L’Unità.