Scontri con la polizia al corteo dei No Green Pass a Roma. Attaccata la sede della Cgil. Nella notte 12 arresti. Fermati anche i leader di Forza Nuova Fiore e Castellino

Nella notte la Polizia ha arrestato 12 manifestanti per gli scontri di ieri al corteo No Green Pass di Roma. Fermati anche i vertici di Forza Nuova.

Scontri con la polizia al corteo dei No Green Pass a Roma. Attaccata la sede della Cgil. Nella notte 12 arresti. Fermati anche i leader di Forza Nuova Fiore e Castellino

Sono dodici gli arresti compiuti nella notte della  Polizia per gli scontri avvenuti nel pomeriggio di ieri a Roma alla manifestazione non autorizzata “No Green Pass”, indetta sui social da diversi profili e che tra gli organizzatori vedeva anche Forza Nuova. Circa 10.000 persone si sono riversate per le strade del centro di Roma per protestare contro l’obbligatorietà della certificazione verde. Il sit-in, autorizzato dalla Questura in piazza del Popolo dalle 15 alle 19, si è trasformato in un corteo non autorizzato quando una parte dei manifestanti si è staccata entrando in in via Veneto e forzando il cordone delle forze dell’ordine.

Ci sono stati scontri e tensioni con la polizia lungo corso Trieste e all’angolo tra Villa Borghese e via Veneto. Lancio di lacrimogeni da parte della polizia e oggetti, bottigliette, monete e sassi da parte dei manifestanti. Un parte è riuscita ad arrivare a ridosso di Palazzo Chigi dove le forze dell’ordine sono riuscite a formare un tempestivo cordone di sicurezza. Gli ingressi di palazzo Montecitorio, sede della Camera, e di palazzo Chigi sono stati presidiati da camionette della polizia.

Con il passare dei minuti sono arrivati sul posto rinforzi e camionette oltre a un elicottero che sorvolava la zona. La polizia ha utilizzato gli idranti, non ad altezza uomo, per spingere indietro i manifestanti verso via del Tritone. In serata la tensione è risalita, sono partiti spintoni e manganellate e la polizia ha fatto una carica di alleggerimento all’ordine di “Avanziamo”. Due persone sono rimaste ferite e una è stata arrestata. Cori contro Draghi, il governo e i giornalisti.

“Arrestati nel corso della notte 12 persone coinvolte negli scontri fra i quali i vertici di Forza Nuova” ha riferito questa mattina la Questura di Roma. In manette sono finiti anche Roberto Fiore e Giuliano Castellino, rispettivamente responsabile nazionale di Forza Nuova e capo romano del movimento di estrema destra. Castellino era stato già fermato, sempre a Roma, a settembre nel corso in un manifestazione non autorizzata indetta dai movimenti No Green Pass e No Vax (leggi l’articolo).

Il bilancio della Questura di Roma: 12 arresti e 38 agenti feriti

“Al momento – riferisce una nota della Questura di Roma – il bilancio è di 12 persone arrestate, fra i quali anche gli storici leader di Forza Nuova Giuliano Castellino e Roberto Fiore, nonché la promotrice della manifestazione P.T, di anni 39, ed A.L., di anni 65, ex appartenente ai NAR. I reati per cui vengono segnalati sono numerosi, fra i quali, danneggiamento aggravato, devastazione e saccheggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale”.

“La posizione di queste persone – aggiungono dalla Polizia – è al vaglio della Procura della Repubblica di Roma. Sei persone sono state arrestate in fragranza, altre sei, fra i quali i suddetti appartenenti a Forza Nuova, nella notte con arresto differito. Sono in corso ulteriori attività di indagine e di verifica dei filmati registrati dal personale della Polizia Scientifica, al fine di valutare altre condotte penalmente rilevanti per i fatti accaduti. 38 gli appartenenti alle forze dell’ordine rimasti feriti durante gli scontri. Tra questi un dirigente della questura che ha riportato la frattura di una costola e un operatore della polizia scientifica a cui è stato fratturato uno zigomo”.

“Come è noto – ricostruisce la Questura di Roma -, nella giornata di ieri si è tenuta una manifestazione, in Piazza del Popolo, promossa da “Liberi Cittadini” per protestare contro l’adozione delle misure sanitarie disposte a contrasto del contagio epidemiologico da Covid 19. a cui hanno preso parte complessivamente circa 10.000 persone. Nel corso dei servizi preventivi sono stati intercettati ed identificati numerosi manifestanti provenienti da varie regioni d’Italia; sono stati individuati e controllati complessivamente 56 minivan e 5 pullman e numerose moto, per un totale di circa 600 manifestanti provenienti da Reggio Emilia, Padova, Mantova, Brescia, Verona, Torino, Milano, Bergamo, Pesaro Ancona, Firenze, Trieste, Bolzano, Modena, Treviso, Rovereto ed Arezzo”.

LE REAZIONI DEL MONDO POLITICO

A Roma è stata assaltata la sede della Cgil in corso d’Italia, a Roma. Dimostranti si sono accalcati davanti all’edificio che ospita il sindacato, tra cori e striscioni contro il segretario Cgil Maurizio Landini, e sono entrati all’interno. La Cgil ha rivendicato: “La nostra sede nazionale, la sede delle lavoratrici e dei lavoratori, è stata attaccata da Forza Nuova e dal movimento no vax. Abbiamo resistito allora, resisteremo ora e ancora.

A tutti ricordiamo che organizzazioni che si richiamano a: “L’assalto alla sede della Cgil nazionale è un atto di squadrismo fascista. Un attacco alla democrazia e a tutto il mondo del lavoro che intendiamo respingere. Nessuno pensi di far tornare il nostro Paese al ventennio fascista. Domattina alle 10, davanti la sede della Cgil è convocata d’urgenza l’assemblea generale della Confederazione per decidere tutte le iniziative necessarie”.

Scontri anche a Milano dove è in corso un’altra manifestazione no green pass non preavvisata alla Questura. Diverse migliaia di manifestanti si sono ritrovati in piazza Fontana dove c’era anche il leader di Italexit Gianluigi Paragone: una parte dei presenti si è staccata dal gruppo e ha cercato di far partire un corteo verso Piazza San Babila, ma è stata bloccata. Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha telefonato al Segretario Generale della CGIL, Maurizio Landini, per esprimere a lui e a tutto il sindacato “la piena solidarietà del Governo per l’assalto avvenuto oggi alla sede di Roma. I sindacati sono un presidio fondamentale di democrazia e dei diritti dei lavoratori. Qualsiasi intimidazione nei loro confronti è inaccettabile e da respingere con assoluta fermezza”.

Il premier condanna inoltre “le violenze che sono avvenute oggi in varie città italiane. Il diritto a manifestare le proprie idee non può mai degenerare in atti di aggressione e intimidazione. Il Governo prosegue nel suo impegno per portare a termine la campagna di vaccinazione contro il COVID-19 e ringrazia i milioni di italiani che hanno già aderito con convinzione e senso civico”. Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato a Maurizio Landini per esprimergli solidarietà.

“Condanno fermamente le violenze che hanno avuto luogo oggi in alcune città italiane. È inaccettabile che la legittima espressione delle proprie idee possa sfociare in aggressioni e atti d’intolleranza di qualsiasi genere Esprimo tutta la mia solidarietà alle forze dell’ordine e alla Cgil”, afferma il Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati.

Per Roberto Fico “esprimere le proprie opinioni e manifestare pacificamente è legittimo, usare la violenza invece no. Le manifestazioni squadriste di questi minuti in centro a Roma sono inaccettabili e vanno condannate con forza. Voglio inoltre dare la vicinanza mia e di Montecitorio alla Cgil per le intimidazioni subite e gli atti di violenza”.