Scoppia la rissa sul bonus degli 80 euro

Di Maurizio Grosso

Tensione alle stelle tra il presidente del consiglio, Matteo Renzi, e i commercianti. Terreno di scontro è l’incisività del bonus Irpef da 80 euro tanto sbandierato dal presidente del consiglio e in qualche modo alla base del successo elettorale del Pd alle ultime elezioni europee. Per Confcommercio, l’associazione di settore guidata da Carlo Sangalli, gli effetti dello sgravio sono pressoché inesistenti, dal momento che i consumi languono ancora. Pronta la replica dall’ex sindaco di Firenze, che ha invitato i commercianti a chiedere cosa ne pensino gli 11 milioni di italiani beneficiati dal bonus. Di certo è un momento non molto felice per il governo sul terreno dell’economia. Si attende tra l’altro con fibrillazione l’uscita odierna dell’Istat, con la quale l’istituto di statistica potrebbe certificare una crescita a dir poco debole nel secondo semestre dell’anno, gettando un’ombra sempre più scura su quella che diventerebbe la performance sull’intero 2014. E’ appena il caso di ricordare il +0,8% previsto dal governo del Def, del tutto iraggiungibile.

Le difficoltà
Ci sono comunque foschi presagi se lo stesso premier, nei giorni scorsi, ha dovuto ammettere che non sarà facile estendere lo stesso bonus Irpef alle categorie che al momento ne sono rimaste scoperte, come pensionati, famiglie numerose monoreddito e incapienti. Per farlo ci vorrebbe una copertura sui 10 miliardi di euro. Al momento utopia pura. Senza contare che gli effetti del medesimo bonus rischiano di essere divorati soprattutto dall’aumento della tassazione sulla casa.

La polemica
Sta di fatto che ieri sono arrivate cattive notizie dal fronte economico per Renzi. L’indicatore dei consumi Confcommercio (Icc) relativo al mese di giugno, ha sottolineato infatti che l’effetto bonus degli 80 euro, “anche se ha mosso qualcosa, non è riuscito a provocare uno choc sui consumi e a stabilizzare la fiducia sconfiggendo l’incertezza”. La reazione del premier non si fa attendere: “Per chi dice che gli 80 euro non servono a niente, io penso che 11 milioni di italiani la pensino in modo diverso. Non siamo ancora fuori dalle difficoltà, c’è ancora molto da fare, ma lo faremo con ancor più decisione”. Renzi, inoltre, ha glissato su eventuali problemi con il ministro dell’Economia Giancarlo Padoan: “Dai, facciamo domande serie”.

Le reazioni
Più in dettaglio, Confcommercio ha spiegato che “cercando l’effetto bonus a tutti i costi si può rinvenirlo nella crescita tendenziale dei consumi a giugno pari allo 0,4%, corrispondente a un +0,1% sul mese di maggio”. Ma che è troppo poco rispetto alle attese: “Sono segnali positivi ma straordinariamente deboli e insufficienti per affermare che la domanda delle famiglie sia giunta ad un incoraggiante punto di svolta”. I grillini hanno subito approfittato per cavalcare la polemica. “La Confcommercio ha certificato il fallimento della politica economica del governo, domani lo farà l’Istat: Renzi dirà che anche loro sono gufi e rosiconi?”, si è chiesta ironicamente la senatrice del Movimento 5 Stelle Barbara Lezzi. “L’associazione dei commercianti”, ha proseguito, “ha svelato il bluff propagandistico di Renzi. E domani (oggi, ndr) arriveranno i dati Istat sul Pil, da cui già sappiamo che non possiamo attenderci buone notizie”. E’ intervenuto anche Daniele Capezzone (Forza Italia), secondo il quale “il problema è duplice. Innanzitutto, si tratta di un bonus per il momento temporaneo: ancora non è certo che possa diventare una riduzione strutturale di imposte. Poi, rischia di essere divorato dagli aumenti delle tasse sulla casa e sul risparmio”.