Scuola di intolleranza a Pioltello. La sindaca si ribella a Valditara

La sindaca di Pioltello Cosciotti: "Il ministro usa il Ramadan per cercare il nemico".

Scuola di intolleranza a Pioltello. La sindaca si ribella a Valditara

“La politica ha creato questo clima di guerra e di insofferenza che c’è ora a Pioltello”. Così eri la sindaca di Pioltello, Ivonne Cosciotti (nella foto), è tornata sulle polemiche per la decisione della scuola dell’infanzia, primaria e media Iqbal Masih di chiudere il 10 aprile in occasione della fine del Ramadan. Il primo a intervenire lunedì era stato il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che sulla scia delle polemiche del suo partito, la Lega, aveva lanciato la sua fatwa e promesso di inviare gli ispettori nella scuola. “Il mio obiettivo”, aveva detto, “è far rispettare la legge, la legalità, le regole. Il calendario scolastico lo definisce Regione Lombardia. Se le decisioni sono state di natura didattica nulla questio. Se invece sono state del tipo “dobbiamo includere tutti, perciò bisogna fare una festività nuova” allora ritengo che con la legge questo abbia poco a che fare”.

Oltre agli insulti e alle minacce piovute sul preside Fanfoni dell’istituto di Pioltello, è apparso anche uno striscione fascista

Ieri ha voluto dire la sua anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa. “Ho parlato con il ministro”, ha detto, “Mi ha spiegato che le norme non prevedono per la scuola di fissare nuove vacanze, ma può modificare tuttavia il calendario per motivi didattici, non fissando nuove regole. Credo abbia ragione il ministro”. La Russa ha anche ricordato di essere stato anche candidato, ai tempi del Msi, in consiglio comunale a Pioltello, “l’unica volta in cui non sono stato eletto in vita mia”. Uno brutto clima, testimoniato, oltre che dagli insulti e dalle minacce ricevute dal dirigente scolastico Alessandro Fanfoni, anche da uno striscione apparso lunedì davanti all’istituto. “Scuola italiana mai musulmana. Vietato chiudere” recita lo stendardo affisso dal Nucleo autonomo mobile (Nam), gruppuscolo di estrema destra aderente alla Rete dei Patrioti, che su Facebook ha sproloquiato di “islamizzazione” e “colonizzazione islamica.

“Quello che sta succedendo è frutto di ciò che la politica ha voluto – ha proseguito la sindaca Cosciotti -. Valditara ha annunciato un’ispezione. A volte si sa essere molto celeri, non sempre la scuola è così attenzionata. Invito il ministro Valditara a venire a Pioltello e a visitare tutte le scuole per rendersi conto che i risultati dei test Invalsi nei nostri istituti sono più alti della media nazionale. Si sta utilizzando questa vicenda per cercare il ‘nemico’ e creare divisioni. Ma non ci si riusciranno: a Pioltello le persone vivono tranquillamente insieme e il preside Fanfoni è particolarmente bravo”.

La sindaca Cosciotti: “Il ministro usa il Ramadan per cercare il nemico”

Il suo pensiero, la sindaca Cosciotti, l’aveva esplicitato anche in un lungo post suFacebook dal titolo “Facciamo chiarezza”. “Oggi ci siamo ritrovati su tutti i tg per la notizia relativa alla scelta dell’istituto Iqbal di chiudere la scuola il 10/4 giorno di fine Ramadan. Questa è stata una decisione della scuola, all’unanimità di cui i genitori erano avvisati almeno da settembre”, scrive. “Personalmente non lo sapevo ma non cambia il risultato delle mie riflessioni. A questo punto si è scatenato il caso politico che butta sul tema ‘stranieri questi cattivoni che devono accettare le nostre regole non noi le loro’ e via al circo mediatico. A qualcuno piace sempre cercare un nemico: il gioco del NOI e VOI, la stirpe italica contro l’invasione dello straniero, la cattolica nazione amata contro la terra invasa da gente senza tradizioni”.

Polemicamente poi ha ricordato “che molte persone straniere sono le nostre badanti, gli scaricatori dei camion, coloro che fanno i turni di notte e magari muoiono nei nostri cantieri” e sottolinea che “se molte scuole chiudono durante i ponti perché ci sono pochi alunni, una nostra scuola ha deciso di chiudere in un giorno in cui molti ragazzi sono assenti”. Il post si conclude con un riferimento alla foto postata dalla sindaca in mezzo a ragazzi di diversa estrazione: “Io mi riguardo questa bella foto fatta qualche anno fa in una festa di fine anno. Ditemi che non vi piace”.