Se il fotografo è un rottamatore. Dalla situazione della donna all’arte profanata. Negli scatti di Berengo Gardin un’Italia da cambiare

La fotografia ha un rottamatore più serio e concreto di quello che si è imposto in politica. E la mostra appena aperta a Roma, al Palazzo delle Esposizioni, certifica l’obiettivo inseguito rigorosamente da Gianni Berengo Gardin, straordinario fotografo sempre in prima linea nel raccontare quel che doveva essere cambiato in questo Paese. Con la sua macchina fotografica, infatti, l’artista si è concentrato in lungo e largo sull’Italia, sul mondo del lavoro, la sua fisionomia, i suoi cambiamenti sempre troppo lenti e spesso sbagliati, registrati tutti come farebbe un sismografo. Così l’obiettivo di Berengo Gardin ha sondato come può fare solo una foto vera (da qui il nome della mostra romana) la condizione della donna, osservata da nord a sud, cogliendo le sue rinunce, le aspettative e la sua emancipazione. O il mondo a parte degli zingari, cui l’autore ha dedicato molto tempo, molto amore e molti libri.

DOCUMENTO – La mostra “Vera fotografia”, ci presenta in questo modo un eccezionale documento dell’Italia del nostro tempo, osservata con lo sguardo attento e sofisticato del fotografo ligure di origine e milanese di adozione. Berengo Gardin non ha mai rinnegato la fotografia analogica, rifiutando invece quella digitale, e ha sempre scelto il bianco e nero, per non “distrarre”, con l’uso del colore, l’attenzione dell’osservatore dal contenuto e dal messaggio più profondo delle sue immagini. La mostra, a cura di Alessandra Mammì e Alessandra Mauro, visitabile fino al 28 agosto prossimo, presenta diversi reportage realizzati dal fotografo nel corso della sua carriera; alcuni nemo noti ma altri notissimi come si vede dalla foto realizzata a Venezia nel 2013, “Le grandi navi da crociera invadono la città – la MSC Divina passa davanti al centro storico” che è stata ampiamente pubblicata. Questa come tutte le fotografie di Berengo Gardin sono gestite dalla Fondazione Forma per la Fotografia, Milano.