Se ne va un altro 2 giugno. Non è ancora Festa per i marò. Applausi per Latorre e Girone in via dei Fori. Ma i due fucilieri sono ancora nella morsa indiana

Il pensiero non poteva non andare a loro. E durante la sfilata, infatti, sono state diverse le voci che hanno fatto riferimento a Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Del resto questa è stata l’ennesima celebrazione della Festa della Repubblica con i due fucilieri della Marina che si trovano ancora stretti nella morsa indiana, in attesa di una soluzione internazionale del caso che dopo anni non accenna a definirsi (Latorre, in Italia per motivi di salute, potrà restarvi fino a metà luglio). Quando ai Fori imperiali è stato il momento della sfilata del reggimento San Marco i nomi di Latorre e Girone sono stati evocati. Ma rimane il fatto che la politica, intervenuta ieri ai Fori con il presidente del Consiglio Matteo Renzi e con il ministro della Difesa Roberta Pinotti, stenta ancora a trovare il bandolo della matassa. Ovviamente si tratta di un problema che riguarda almeno gli ultimi tre Governi. Ciò non toglie che anche questa Festa della Repubblica è stata segnata dalla “rumorosa assenza” del due fucilieri.

IL MESSAGGIO
Per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “le Forze armate rappresentano un bene prezioso che avvertiamo maggiormente quando, come in questo periodo, assistiamo ad ingiustizie e barbarie che pensavamo ormai definitivamente superate”. Queste parole, in particolare, sono state usate da Mattarella nel messaggio al capo di Stato maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano. Per il resto la giornata di ieri è filata via come al solito. Hanno sfilato in circa 3.400, tra militari e civili. E non sono mancate le novità: gli atleti militari e un gruppo di ragazzini, alunni dell’Istituto “Elsa Morante” di Roma, guidati da un artista bulgaro, con i loro ombrelli tricolore.

GLI UOMINI
La sfilata è stata suddivisa in sette settori e dopo la banda dei carabinieri hanno sfilato le bandiere delle forze armate e i gonfaloni di Regioni, Comuni e associazioni di ex combattenti. Il primo settore è stato quello dedicato alla sfilata storica e alle organizzazioni internazionali di cui l’Italia fa parte, Onu, Nato e Ue. Chiusa la prima parte, è stata la volta delle tre forze armate: Esercito, Marina, che hanno sfilato assieme alle donne e agli uomini delle Capitanerie di Porto, e Aeronautica. Nel quinto settore hanno marciato in via dei Fori Imperiali gli appartenenti all’Arma dei Carabinieri e nel sesto i corpi militari ausiliari dello Stato: Guardia di Finanza, Croce Rossa e l’Ordine di Malta. A seguire i vigili del fuoco, la polizia e la protezione civile.