Sgarbi non si dimette, per il sottosegretario c’è un “corvo”

Sgarbi: "Dimissioni? Ma cosa sta dicendo! Ho sempre fatto il mio dovere, non vedo da cosa dovrei dimettermi".

Sgarbi non si dimette, per il sottosegretario c’è un “corvo”

“Dimissioni? Ma cosa sta dicendo! Ho sempre fatto il mio dovere, non vedo da cosa dovrei dimettermi”. È quanto ha detto oggi al Corriere il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, in merito ai cachet da 300mila euro che avrebbe percepito da inizio anno con attività extra politica, oggetto di un’indagine anche della Procura di Roma.

Sgarbi: “Dimissioni? Ma cosa sta dicendo! Ho sempre fatto il mio dovere, non vedo da cosa dovrei dimettermi”

“L’intervista a Gennaro Sangiuliano – ha aggiunto Sgarbi – pubblicata da Il Fatto Quotidiano è falsa. Denuncio tutti. Non posso credere a quello che ho letto, perché non corrisponde alla realtà. I rapporti tra me e il ministro ai Beni culturali sono buoni. Mi ha appena inviato a Bologna, in sua rappresentanza, per gestire l’allarme sulle condizioni statiche della Torre Garisenda”.

Il sottosegretario accusa un “corvo”

Secondo la versione del sottosegretario un suo collaboratore “a questo punto ex, si è infilato nel mio computer, ha rastrellato informazioni dalla mia agenda e poi ha inviato tutto via mail ai vertici del ministero, a Palazzo Chigi e alla stampa. Il tutto con un account del ministero. Stiamo parlando di un ‘corvo’: dobbiamo dare credibilità a chiunque?”. E quindi cosa farà, domandano a Sgarbi dal Corriere? “Presenterà querela alla polizia postale”. Ma ha capito chi è il ‘corvo’ che lei evoca? “Certo che lo so – replica il sottosegretario – ma ora ci penseranno le forze dell’ordine a lui. È una persona che era sparita a lavoro: ci ha raccontato che era stato in coma, mentre poi abbiamo scoperto che era stato arrestato per una truffa”.

Il ministro Sangiuliano dichiara di avere inviato tutta la documentazione all’Antitrust. “Io stesso – spiega il sottosegretario al Corriere – avevo già chiesto un parere all’Anac e non ci sono state obiezioni”. Le indagini sui presunti debiti con l’Agenzia delle Entrate non pagati, per un totale di circa 715mila euro: “Chiarirò anche questo. È tutto in regola”, assicura Sgarbi.

 

FdI: “Per lui miss Italia finisce qui”

“Per lui miss Italia finisce qui”. Fratelli d’Italia, intanto, scarica Sgarbi: non presiederà più la giuria di Miss Italia. Si trattava di un ingaggio da 10mila euro per la manifestazione che si svolgerà dal 7 all’11 novembre a Salsomaggiore Terme. Durante una conferenza stampa alla Camera per promuovere il concorso, Patrizia Mirigliani ha spiegato così la presenza del sottosegretario: “È stato contattato diversi giorni fa e a al momento non è confermato. Lo abbiamo contattato per la sua capacità di interpretare e raccontare la bellezza, ma non abbiamo avuto alcuna notizia. Penso quindi che non sia con noi”. Più lapidario il deputato di FdI, Fabio Pietrella, presente alla conferenza: “Per lui miss Italia finisce qui”.

“Secondo me lo faranno dimettere direttamente Meloni e Sangiuliano, gli tolgano le deleghe. Se il governo non farà qualche passo nelle prossime ore interverremo noi”. Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il deputato di AVS Angelo Bonelli parlando del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi.