Sì alla riforma del Senato tra le polemiche. Forza Italia vota no, ma soltanto per affetto a Berlusconi

Con 357 sì, 125 no e 7 astenuti la Camera ha detto sì al disegno di legge sulle riforme costituzionali. Hanno votato a favore Pd, Area popolare (Ncd più Scelta civica), Pi-Cd e Scelta civica. Contrari Forza Italia, Lega, Fdi-An, Alternativa libera e Sel. I deputati del Movimento 5Stelle non hanno partecipato al voto.  Dopo che Silvio Berlusconi, nel giorno dell’attesa del verdetto della Cassazione sul caso Ruby, è sceso in campo in prima persona per ricompattare Forza Italia sulle riforme e convincere i suoi votare no al ddl Boschi, 17 deputati sottoscrivono un documento in cui si conferma il voto contrario, ma solo per “affetto” nei confronti del proprio leader. In dissenso rispetto al gruppo si sono espressi Stefano Fassina (Pd) che non ha partecipato al voto, Gianfranco Rotondi (Fi) che ha votato sì, Giovanni Monchiero (Sc) che non ha votato il testo. Critici i deputati dem Gianni Cuperlo, Rosy Bindi e Alfredo D’Attorre. Dovrà ora tornare a Palazzo Madama per avviare l’iter della seconda lettura, come prescrive l’articolo 138 della Costituzione sulle modifiche della Carta.