Si va verso la zona gialla nazionale. Il Dpcm sul Natale domani in Parlamento. Speranza: “Nei giorni di festa ci saranno maggiori restrizioni”

“Per i giorni di festa ci saranno maggiori restrizioni. Dobbiamo evitare di arrivare a gennaio in una situazione complicata”. E’ quanto hanno detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, e quello degli Affari regionali, Francesco Boccia, nel corso dell’incontro con Regioni, Province e Comuni annunciando che il nuovo Dpcm sulle misure per il Natale andrà domani in Parlamento e sarà firmato dal premier Giuseppe Conte entro mercoledì. Dalla riunione è emerso, inoltre, che stando ai dati sui contagi, e in tal senso è previso un aggiornamento dell’Iss in serata, è possibile che tutto il Paese sarà presto dichiarato zona gialla. Il nuovo decreto potrebbe rimanere in vigore da venerdì 4 dicembre a domenica 10 gennaio.

Il ministro della Salute ha poi ribadito che resta la divisione del Paese in zone, ma che il confronto rimane in corso sugli indicatori. Per quanto riguarda lo sci, secondo Speranza serve “un confronto a livello europeo”. “Il problema – ha detto ancora – non è lo sci ma tutte le aggregazioni e i flussi di persone”.

“Evitare gli spostamenti tra regioni e mantenere il limite delle 22 per la circolazione sono due punti centrali e imprescindibili del modello di sicurezza che stiamo costruendo insieme” ha ribadito, invece, il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, nel corso dello stesso vertice. “Difendiamo insieme l’impostazione – ha aggiunto l’esponente dell’Esecutivo – ed evitiamo deroghe perché potrebbero minare la tenuta stessa dell’impianto”.

“Dopo i sacrifici fatti in queste settimane e guardando anche quelli fatti dagli operatori sanitari, noi proponiamo un divieto di mobilità temporaneo anche per le aree gialle” ha aggiunto Boccia. “Non abbiamo ancora deciso il periodo – ha detto ancora il ministro – e questa decisione verrà presa nel confronto finale in parlamento. La limitazione della circolazione tra regioni nel periodo festivo , si deciderà nel confronto in parlamento”.