Dopo gli attacchi politici, è in arrivo l’azione legaIe. Il vignettista de Il Fatto Quotidiano Natangelo è ancora nell’occhio del ciclone per la vignetta (visibile nell’articolo) intitolata “Il ritorno di Renzi”, che parla anche di Jessica, giovane militante del Pd, morta sotto le macerie a Rigopiano, che aveva pubblicato sul proprio blog ma non sul giornale diretto da Marco Travaglio, come ha spiegato proprio Natangelo.
I genitori della ragazza hanno fatto comunque intervenire il loro avvocato. “Non c’è limite al cattivo gusto: Matteo Renzi, ricordando il volto solare ed i sogni di Jessica, ha perso l’occasione per domandarsi anche quali, nella tragedia, fossero le responsabilità di organismi che sino al referendum rispondevano alla sua persona. Criticarlo con una vignetta del cattivo gusto di quella di Natangelo sul giornale diretto da Travaglio significa non rispettare i sentimenti di chi ha perso la propria figlia”, ha scritto su Facebook l’avvocato Romolo Reboa. “Mi aspettavo che la politica iniziasse il gioco dello scaricabarile delle responsabilità, ma tanto sciacallaggio fa veramente rabbrividire. La famiglia Tinari si riserva di procedere giudiziariamente anche per questo vergognoso episodi”, ha aggiunto il legale.
Natangelo si è quindi difeso: “Passi per gli insultatori del web, ma almeno l’avvocato Reboa potrebbe informarsi prima di decidere a chi chiedere di vergognarsi (Travaglio c’entra poco, eppure mi ha difeso: questo la dice lunga)”. Non solo il vignettista è passato al contrattacco, rivolgendosi al Pd: “Perchè non leggo tutta questa indignazione a difesa di persone vive, i colleghi di quel giornale già martoriato da una linea politica da squilibrati? Non fanno parte della vostra comunità? O è meglio non parlarne?”. E ancora: “Dov’erano i vostri Giovani Democratici indignati quando l’amministratore delegato de l’Unità srl, Guido Stefanelli, si è rivolto a uno dei rappresentanti della redazione dicendogli: ‘Quando la scure si abbatterà su di voi, la morte avrà la mia faccia’? Dove eravate?”.