Un appartamento di 14 stanze a Fontana di Trevi, conti correnti, società immobiliari, automobili, villaggi vacanze in Sardegna e una villa da sogno. Sembra una storia che non ha fine quella della banda della Magliana. La Guardia di finanza e i Ros hanno sequestrato, ieri, un tesoro da 25 milioni di euro a Ernesto Diotallevi, ritenuto dagli inquirenti uno dei capi storici della banda che ha segnato la storia criminale di Roma e del Lazio. Faccendiere, vicino all’estrema destra, Diotallevi è stato indicato come il collegamento tra la Banda e i siciliani di Cosa Nostra. Il sequestro ha riguardato anche quote societarie, capitale sociale e patrimonio aziendale di sette società di capitali, attive nel settore della compravendita di immobili, della costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive, del commercio di energia elettrica, dei trasporti marittimi e delle holding impegnate nelle attività gestionali. Coinvolti insieme all’ex boss anche la moglie Carolina Lucarini, i figli Mario e Leonardo e alcuni prestanome.
Leggi anche
Colletti bianchi e mafia, si è abbassata la guardia
28/03/2024 15:30
Mangiatoia con i fondi del Pnrr. I rischi sono diventati realtà
28/03/2024 08:50
Antifascismo percepito. E antirazzismo omeopatico
28/03/2024 08:17