Silvio sindaco di Milano. L’ultima provocazione di Berlusconi per tenere a galla Forza Italia. Ma i conti si faranno soltanto dopo le Regionali

D’accordo, Silvio Berlusconi candidato a sindaco di Milano fa scena, colpisce nell’immaginario collettivo. Ma difficilmente la cosa può andare a braccetto con la realtà. Troppa distanza fra l’uomo e la storia, Palazzo Marino e Palazzo Chigi. Perché tutto questo allora? Solo per fare dibattito? Oppure, come nel caso di Alfio Marchini a Roma, per vedere l’effetto che fa? Berlusconi, in fondo, è uno a cui piace piacere. E per risalire la china occorre tornare ad essere nel cuore degli elettori. “L’elezione del prossimo sindaco di Milano è lontana. Non commento”, dice il segretario della Lega, Matteo Salvini, “noi stiamo lavorando ad un progetto. Milano viene alla fine. Non commento i meriti ed i demeriti altrui”.

IL CONFINE PADANO
E senza la Lega a Milano è difficile abbattere il muro alzato dalla sinistra. Eppure tutto ciò potrebbe servire soltanto a nascondere i veri problemi. “In questo momento, Berlusconi è vittima di una classe dirigente che non si sta mostrando all’altezza delle sfide che ci attendono. Per tanti anni”, spiega Renata Polverini, deputata di Forza Italia che più di altri di sta spendendo per smussare le risse interne, il Presidente ha consentito a molti, che non avevano neanche una base personale e politica, di ricoprire ruoli istituzionali e non. Oggi quelle stesse persone non capiscono che, a fronte di un leader forte che la sinistra ha trovato, bisognerebbe tenere il partito unito anche per contrastare l’ascesa del centrodestra di Salvini. La Francia”, continua l’ex Presidente della regione Lazio, “ci ha insegnato che se esiste un centrodestra moderato anche la destra estrema arretra. Invece, in Forza Italia si continua a discutere e a litigare. In una prima fase, quella che riguardava la discussione sulle primarie, ho condiviso la battaglia che Fitto voleva portare avanti. Ma la politica è molto fluida, dinamica e cambia continuamente. Berlusconi credo stia elaborando la modalità con cui tornare in campo. Del resto, quando ha fatto un passo indietro ed ha lasciato il partito ad Alfano siamo scesi all’11 per cento”. Un’analisi, quella della Polverini, che fotografa in modo netto e chiaro la situazione interna al movimento azzurro.

CLIMA ROVENTE
Le tensioni di questi giorni, infatti, potrebbero trovare il loro momento catartico con le prossime elezioni regionali, quando il risultato delle urne darà a Berlusconi gli strumenti per tirare le somme. Solo allora sapremo davvero chi vince e chi perde e chi si prenderà il posto di comando sulla tolda della navicella azzurra. Nel frattempo resta da sciogliere il nodo dei fondi, delle risorse per tenere in vita il partito. Forza Italia, infatti , ha lanciato una campagna on line per invitare parlamentari, militanti e fan azzurri a devolvere il 2Xmille al movimento azzurro. Sull’home page del sito campeggia la maxi scritta: “Vale molto e non ti costa niente!” In campo è sceso anche il Cav che sulla sua sua pagina Fb lancia un appello a tutti: “Io ho già firmato, ora tocca a te”. Ovviamente la regia dell’operazione è della solita Maria Rosaria Rossi, ovvero la senatrice azzurra che tira le fila del cosiddetto cerchio magico azzurro. Tanto per capire chi conta e chi canta all’intero di FI.