S’infiamma ancora la guerra tra toghe

Di Roberto Mentori

Quando le parole di Alfredo Robledo si scontrano con quelle di Edmondo Bruti Liberati, si formano delle nuvole dalle quali si scatena un forte temporale. Il Csm torna così a occuparsi dello scontro alla Procura di Milano. Il Comitato di presidenza ha assegnato alla Settima Commissione il nuovo esposto presentato dal procuratore aggiunto di Milano Robledo contro il capo dell’ufficio, Bruti Liberati, per averlo escluso da alcuni interrogatori di un filone dell’inchiesta Expo.

Ufficio al collasso
In particolare, Robledo nel suo esposto-bis ha sottolineato la sua esclusione dallo svolgimento degli interrogatori di Angelo Paris e di Antonio Rognoni, rispettivamente ex manager di Expo 2015 e direttore generale di Infrastrutture Lombarde. Bruti Liberati aveva infatti disposto che a svolgere questi interrogatori fossero soltanto i pm Filippini, Pellicano e Polizzi. “Non c’è invero – ha scritto Robledo – nessuna ragione per cui io non possa partecipare a quegli atti, rispetto ai quali sono, anzi, in grado di garantire l’essenziale patrimonio conoscitivo che consente la migliore comprensione della vicenda processuale, essendo stato titolare fin dalla sua origine”. Per questo l’iniziativa di Bruti “è viziata da una palese illegittimità”.

Uno scontro infinito
Anche il togato di Magistratura Indipendente, Antonello Racanelli, aveva chiesto al comitato di presidenza di avviare un nuovo fascicolo sul caso. Appena 15 giorni fa il Csm fa ha archiviato il primo esposto con cui Robledo aveva accusato Bruti di irregolarità nell’assegnazione di fascicoli delicati, pur disponendo l’ invio di alcuni atti ai titolari dell’azione disciplinare. In quel caso a occuparsene erano state due Commissioni, la Settima (competente sull’organizzazione degli uffici giudiziari) e la Prima (che invece si occupa dei trasferimenti d’ufficio dei magistrati). Oltre che da Robledo il nuovo intervento del Csm era stato sollecitato nei giorni scorsi dal togato di Magistratura Indipendente, Antonello Racanelli. La querelle che oppone i due giudici va ormai avanti da mesi, in attesa della prossima puntata.